Tony Effe è da settimane sulla bocca di tutti per il tanto discusso dissing contro Fedez che tiene banco sui social a colpi di canzoni. Il rapper romano ha recentemente rilasciato un’intervista al magazine Vanity Fair nel quale ha affrontato il tema di questo scontro verbale e del ruolo della donna nel mondo rap.
Reduce da un’estate di successo con il singolo Sesso e samba, Tony Effe ha iniziato questo dissing a distanza con Fedez e alla domanda su come sia cominciato il tutto risponde minimizzando:
“È solo musica. Il dissing è una cosa che si fa da sempre e che non si deve spiegare, altrimenti finisce il gioco. C’è chi sfrutta l’onda per i propri scopi, chi per divertirsi come me. Mi sono fatto una risata. Se fosse una cosa seria non staremmo qui a parlarne, sarebbe successo altro, no?».
E a proposito del fatto di essere stato accusato di misoginia per come si esprime sulle donne nel dissing il cantante dice: “Non sono misogino, ci mancherebbe, io lavoro con le donne e le tratto benissimo. È solo musica e bisogna leggere quel verso nel contesto: è rap. Si usano quelle parole, quella forma. Si raccontano cose belle, cose brutte, si raccontano le donne in tutte le sfaccettature”.
Nell’intervista gli viene chiesto se il dissing non sia tutta una mossa di marketing per ottenere più visibilità e su questo Tony Effe è molto chiaro: “Ognuno può pensare quello che vuole, perché devo dire se è o non è una mossa di marketing? Ognuno può pensare che io e Fedez siamo amici oppure no, se rispondo è la fine del gioco, no? Io in realtà oggi penso solo ai concerti più importanti della mia carriera, i palazzetti”.
Interrogato poi sul futuro e su dove vorrebbe arrivare un giorno risponde: “Agli stadi. E vorrei fare un tour mondiale. Il sogno più grande però è l’Olimpico di Roma, la cosa che mi farebbe emozionare di più”.