Tiziano Ferro festeggia i 20 anni di “Rosso Relativo”

L'album di esordio di Tiziano Ferro compie vent'anni. Per l'occasione uscirà il cofanetto "Rosso Relativo - Anniversary Edition".

L'album d'esordio di Tiziano Ferro, pubblicato il 26 ottobre 2001, compie venti anni.
"Rosso Relativo-Anniversary Edition" è il cofanetto che festeggia il ventennale, disponibile sia in triplo vinile che in triplo cd.




Il box contiene tre versioni rimasterizzate, esclusive e cantate anche in lingua spagnola. "Rosso Relativo" (versione italiana), "Rojo Relativo" (versione spagnola pubblicata per la prima volta in formato vinile 33 giri) e "Rosso RelativoExtra". Quest'ultimo contiene per la prima volta su un unico supporto le versioni internazionali dei brani di maggior successo dell'album, un singolare out-take della sua primissima incisione e alcuni remix.

"Rosso Relativo", con gli arrangiamenti e la produzione di Michele Canova, fu un'opera prima da record: pubblicato in 42 nazioni, ha venduto oltre 2,5 milioni di copie, restando nella top 10 per 7 mesi e mezzo, conquistando 7 dischi di platino tra Italia, Messico, Spagna e Svizzera e 3 dischi d’oro tra Belgio, Francia e Turchia.

Al suo interno si hanno i primi cinque singoli della carriera di Tiziano, canzoni rimaste nel tempo: "Xdono", 3° singolo più venduto in Europa nel 2001 che è stato certificato doppio platino in Italia, platino in Belgio e oro in Francia, Germania e Svizzera, raggiungendo la top 10 dei singoli di Italia, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Germania, Danimarca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Belgio, Francia, Grecia. E ancora: "L'olimpiade", "Imbranato", entrato in top 50 in Austria, Belgio, Francia e Svizzera. E infine: "Rosso Relativo", title track dell'album, entrato in top 50 in Italia, Germania, Spagna e Svizzera, e "Le cose che non dici".

Tiziano Ferro ha commentato la sua stessa "impresa":
«Il nostro "Rosso Relativo" sta per compiere 20 anni. Vent'anni sono un'intera generazione. Quanta follia, urgenza, stupenda inconsapevolezza, quanto amore in quel "Rosso Relativo". Esamino esanime il racconto di questi ultimi venti anni, travolto dalla gratitudine. Questo album arrivò senza preavviso con le canzoni che avevo scritto in tarda adolescenza senza sapere che sarebbero poi finite nel mio primo disco. Lo ascolto adesso e provo tenerezza. Ancora oggi ci sento dentro le urla d'aiuto, le spinte d'orgoglio di chi cercava una strada, un pezzo di me che non c'è più ma anche tante parti sgangherate che non sono riuscito a cambiare mai. "Rosso Relativo" è un passaporto che non scade, che continua a raccontare dove sono stato e dove vado. Una bussola. Quando ascolto questo album mi sento intatto, commosso e invaso dal privilegio di poter essere qui - vent'anni dopo - a parlare ancora di "Paola", di "Imbranato" e di "Xdono". E un sorriso ha la meglio.»


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