Prossimo ai 65 anni che compirà a settembre, Raf ha una lunga carriera musicale alle spalle e può ripercorrere con serenità le tappe che hanno decretato il suo successo, senza più doversi sentire un “venduto” per avere inciso una hit commerciale e orecchiabile come Self Control.
Era il 1984 e un giovane Raf aveva portato il brano sul palco del Festivalbar all’Arena di Verona. In quello scenario e con migliaia di persona davanti, il cantante aveva vinto il Discoverde, generando un immediato riscontro positivo tra il pubblico.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il cantautore ha raccontato proprio di Self Control e del fatto che non fosse una canzone che sentiva vicina al suo modo di proporre musica: “Non mi sono goduto il successo del debutto. Vinsi il Discoverde al Festivalbar e durante la premiazione avevo il magone. Da giovani ci si prende terribilmente sul serio. Uno timido come me già faceva fatica ad affrontare la popolarità. Certo, stavo già sui palchi, ma la mia band e il basso mi proteggevano come una coperta di Linus. Venivo dal punk rock e venni annoverato nell’italodisco. “Che sto facendo?”
Insomma, Raf si sentiva snaturato per avere abbracciato una musica più commerciale e ricorda di essere andato in giro con occhiali e palandrana per non farsi riconoscere. Sono passati 40 anni da allora e l’artista pugliese ha deciso di rendere un tributo alla sua prima hit.
Infatti, il 12 luglio uscirà su tutte le piattaforme Wave, brano che ha lavorato insieme alla coppia di DJ tedeschi Fast Boy, in cui vengono riprese alcune parti chiave di Self Control. Come sottolinea Raf: “Quel sound anni 80 fa tendenza oggi. E poi la Germania fu uno Paesi in cui Self Control ebbe il maggiore successo”.
Intanto, l’8 novembre prossimo ci sarà il concerto al Forum di Assago a Milano, nel corso del quale proporrà una nuova versione di Self Control e saliranno sul palco alcuni amici, tra cui Umberto Tozzi.