A sorpresa Marracash è tornato con un nuovo album pubblicato senza preavviso il 13 dicembre alle 7 del mattino. Il rapper è quindi riapparso in grande stile con il disco È finita la pace, un progetto musicale concluso una settimana prima dell’uscita.
L’artista ha parlato alla stampa dell’album, con il quale ha provato a trovare nuova voce e scoprire qualcosa di più su di sé: “Un disco sulla ricerca e accettazione di sé stessi. Vuole essere un po’ la resa dei conti. Quello in cui i nodi arrivano al pettine. Mi interessava fare il disco più personale possibile”.
E poi ancora: “Ero recluso da un bel po’, ho avuto una specie di burnout. Dopo Marrageddon mi son detto: “Ora che faccio?”. Dopo anni pieni, restava il silenzio. Pensavo alle luci del palco, all’ipocrisia che c’è in questo settore. Non ne potevo più: quello che ho fatto è stato circondarmi di tutto l’amore che ho”.
Il cantante ha quindi spiegato il significato del titolo È finita la pace: “È un titolo che ha un triplice significato: è finita la pace per me, perché la pace è quella in cui ho concepito il disco che ora però è uscito. È finita per gli altri perché questo disco vuole essere un manifesto, ma anche un guanto di sfida. Ed è finita la pace nel mondo, che in questo momento è una polveriera di guerra e non solo”.
Il disco affronta temi come periferia e successo e a proposito dei giovani dice: “Leggo spesso e vedo un grande disagio giovanile. Apparentemente c’è grande libertà ma c’è un giudizio talmente forte sui social, insieme al fatto che tutto sia numericamente misurabile che alla fine i ragazzi hanno paura di scegliere, ed è una cosa che li fa stare male. Molto difficile esporsi, essere sé stessi, questo causa un cortocircuito”.