Classe ‘97, Alessio Mininn,i in arte Maninni, è un cantautore nato e cresciuto a Bari. Ha esordito nel 2017 con il singolo “Parlami di te” e nel 2019 ha pubblicato “Peggio di ieri”. Nel 2021, dopo due anni di silenzio, torna con il brano “Senza” che entra nelle playlist di Spotify Scuola indie e New Music Friday e che lo portano a farsi conoscere sempre di più. Da lì la sua carriera è stata tutta in discesa ed è improbabile che qualcuno non abbia ascoltato canzoni come “Bari NY”, “Irene” e “Caffè”.
Taciturno ed empatico, profondamente energico, continua a mettersi in gioco arrivando stavolta ad intraprendere l’avventura, sogno di molti cantautori in erba, che è Sanremo Giovani. Il suo nuovo brano è intitolato “Mille Porte” e, proprio con questo, il cantautore barese è tra gli 8 finalisti di SANREMO GIOVANI. Parteciperà, dunque, alla finale della kermesse canora che si svolgerà il 16 dicembre nel salone delle Feste del Casinò della città dei Fiori. Durante l’evento, che sarà trasmesso in diretta in prima serata su Rai1, Maninni cercherà di aggiudicarsi un posto tra i Big del Festival di Sanremo 2023.
Il singolo di Maninni
Scritta dal cantautore insieme a Gianni Pollex e Antonella Sgobio è una canzone che rappresenta lo stato d’animo di Alessio e la lotta tra il divino e il profano. Spesso siamo costretti a convivere con i propri mostri, non ci rendiamo conto che possono prevalere sulla sensibilità umana:
“Mille porte” racconta di quando mi sono ripromesso di non cadere negli stessi errori, e ho voluto ritrovare la serenità nelle piccole cose della vita quotidiana per allontanare i miei dubbi. È verissimo che dopo il fondo c’è una risalita che ti fortifica.”
Maninni si affida dunque ad una canzone sul dolore che con dolcezza diventa una canzone d’amore. Punto di forza è sicuramente il ritornello che oltre a dare slancio all’intero brano ha il compito di chiedere alla persona di cui è innamorato di stare con lui senza paure, senza problemi e senza che nessuno dei due si faccia e faccia all’altro del male. Perché se passare del tempo da soli a pensare a ciò che non va nella nostra vita è il “piacevole” punto debole di ogni essere umano che si chiude nel suo dolore, dall’altra parte c’è sempre qualcuno che soffre per quel silenzio. La soluzione è starsi accanto e non chiudersi più nessuna porta in faccia.
“Ma che ci posso fare
Se mi prende male
Tutte quelle sere
In cui non vuoi parlare
Io ti direi tutto
E non ho le parole
Tu che mi hai chiuso in faccia
Almeno mille porte”
Testo di “Mille Porte”
Stasera non so cosa si fa
usciamo a guardare la luna
o accendi la Tv
lo so che cos’è la felicità
mi piace restare da soli
ma con te mi viene meglio
senza di te è come guardare il mare
ma con un occhio solo
mentre andiamo a fondo
così
così
Ma guarda io
Che scemo che non sono altro
Che credo ancora ai sorrisi
Se mi guardi e mi dici
Ti prego stammi accanto
Ma che ci posso fare
Se mi prende male
Tutte quelle sere
In cui non vuoi parlare
Io ti direi tutto
E non ho le parole
Tu che mi hai chiuso in faccia
Almeno mille porte
Io che scemo che non sono altro
Prestami il cuore
Non mi guardare
Nascondi nei tuoi occhi quello
Che ora non ho più
Tutto da capo ti offro da bere
Giurami che non ci provi
A farmi innamorare ancora
Perché noi due siamo un po’ come il mare
Ma con un onda sola
Poi cadiamo a fondo
Così
Ma guarda io
Che scemo che non sono altro
Che credo ancora ai sorrisi
Se mi guardi e mi dici
Ti prego stammi accanto
Ma che ci posso fare
Se mi prende male
Tutte quelle sere
In cui non vuoi parlare
Io ti direi tutto
E non ho le parole
Tu che mi hai chiuso in faccia
Almeno mille porte
Mentre andiamo a fondo
Così
Così
Ma guarda io
Che scemo che non sono altro
Che credo ancora ai sorrisi
Se mi guardi e mi dici
Ti prego stammi accanto
Ma che ci posso fare
Se mi prende male
Tutte quelle sere
In cui non vuoi parlare
Io ti direi tutto
E non ho le parole
Tu che mi hai chiuso in faccia
Almeno mille porte
Stasera lo so
Cosa si fa