Lucio Corsi a Che Tempo Che Fa: la carriera, Sanremo e la profezia di Carlo Verdone

Lucio Corsi ospite ieri a Che Tempo Che Fa: "Non sono un fenomeno, il cantautorato in Italia c’è sempre stato".

Lucio Corsi, cantautore toscano originario di Vetulonia, è recentemente tornato ospite nel programma televisivo Che Tempo Che Fa, condotto da Fabio Fazio. Durante l’intervista, Corsi ha presentato il suo quarto album in studio, “Volevo essere un duro”, e ha condiviso riflessioni sulla sua carriera, la partecipazione al Festival di Sanremo e l’imminente esibizione all’Eurovision Song Contest.

La carriera

Nato nel 1993, Corsi ha iniziato il suo percorso musicale esibendosi nei locali della sua città natale. Influenzato inizialmente dal rock progressivo dei Genesis di Peter Gabriel, ha poi abbracciato il cantautorato italiano, ispirandosi a figure come Flavio Giurato e Ivan Graziani. Dopo esperienze con diverse band toscane, ha intrapreso la carriera solista, trasferendosi a Milano nel 2012. Il suo primo album, “Altalena Boy/Vetulonia Dakar”, è stato pubblicato nel 2015, seguito da “Bestiario musicale” nel 2017 e “Cosa faremo da grandi?” nel 2020. Quest’ultimo lavoro, prodotto da Francesco Bianconi e Antonio Cupertino, ha segnato una svolta nella sua carriera, consolidando il suo stile unico che fonde elementi folk e rock con testi poetici e surreali. Nel 2023, Corsi ha pubblicato il suo terzo album, “La gente che sogna”, seguito da un tour estivo che ha toccato diverse città italiane. Il 17 giugno dello stesso anno, ha aperto il concerto degli Who al Firenze Rocks, un’esperienza che ha ulteriormente accresciuto la sua notorietà. A ottobre è stato premiato con la Targa MEI come miglior artista indipendente dell’anno al Meeting delle etichette indipendenti di Faenza. La consacrazione a livello nazionale è arrivata nel 2025 con la partecipazione al 75º Festival di Sanremo, dove ha presentato il brano “Volevo essere un duro”. La canzone, caratterizzata da un mix di ironia e introspezione, ha conquistato il pubblico e la critica, permettendogli di classificarsi al secondo posto e di vincere il prestigioso Premio della Critica “Mia Martini”. In seguito alla rinuncia del vincitore Olly, Corsi è stato scelto per rappresentare l’Italia alla 69ª edizione dell’Eurovision Song Contest.

L’intervista da Fazio

Fabio Fazio, durante la puntata di ieri di Che Tempo Che Fa, gli ha chiesto come stia vivendo la prospettiva di rappresentare l’Italia all’Eurovision, in seguito alla rinuncia del vincitore di Sanremo, Olly. Corsi ha risposto con entusiasmo: “Sono molto felice di portare la mia musica su un palco internazionale. Non ho mai pensato che potesse succedere, e invece eccomi qua. Sarà un’occasione incredibile”. Ha poi aggiunto un dettaglio sullo show che sta preparando: “Non farò cose stravaganti, voglio che sia la musica a parlare. Porterò con me l’armonica, perché è una parte fondamentale del mio brano e di me”. Nel corso della chiacchierata, il cantautore ha anche riflettuto sulla scena musicale italiana e su come il cantautorato sia spesso considerato di nicchia. “Non sono un fenomeno, il cantautorato in Italia c’è sempre stato e c’è ancora. Basta ascoltarlo. Io ho avuto la fortuna di essere ascoltato da più persone, ma siamo in tanti”, ha detto Corsi.

La profezia di Verdone

Un aspetto curioso emerso recentemente riguarda una sorta di “profezia” legata a Carlo Verdone. Nel 2024 Corsi ha partecipato alla serie televisiva “Vita da Carlo”, interpretando se stesso in quattro episodi. Nella trama, il personaggio di Verdone prevede per Corsi un futuro radioso nel panorama musicale italiano, anticipando in qualche modo il successo ottenuto l’anno successivo a Sanremo e la conseguente partecipazione all’Eurovision.

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