Ieri sera, si è svolta la terza serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo, super ospiti della serata Cesare Cremonini, Roberto Saviano, Anna Valle e la carabiniera Martina Pigliapoco. In diretta dalla nave invece con Orietta Berti e Fabio Rovazzi, la giovane artista Gaia, in sostituzione dei Coma_Cose inizialmente previsti. Al timone della conduzione l’amatissimo “Ama” – Amadeus – e l’attrice Drusilla Foer, co-conduttrice solo per una sera. La terza serata, ha visto – finalmente – protagonisti tutti i 25 cantanti in gara, e le loro performance sono state giudicate e votate dal Televoto e dalla Demoscopica 1000 (per scoprire cos’è la Demoscopica 1000 clicca qui) e non più solo dalla Sala Stampa. Il risultato di queste votazioni ha dato luogo ad una nuova classifica generale (per scoprirla clicca qui). Difatti questa seconda Classifica Generale ottenuta dalla media tra le percentuali complessive di voto ottenute dalle canzoni in questa terza serata (Televoto e Giuria Demoscopica 1000) e quelle ottenute nelle prime due serate precedenti (nelle quali ha votato unicamente la Giuria della Sala Stampa).
Ripercorriamo – ora – insieme i momenti più salienti.
La grande protagonista indiscussa: Drusilla Foer
Grande protagonista della serata è stata Drusilla Foer, attrice, cantante, icona anticonformista, scrittrice ed alter ego di Gianluca Gori. “Sono proprio contento che sei qui. La tua presenza qui racconta la meritocrazia” le confessa Michele Bravi, salutando la Foer – visibilmente commossa dalle sue parole. Definita dalla stampa ‘nobildonna’, lei preferisce identificarsi, invece – ironicamente – come una semplice ‘anziana soubrette’. E non sono mancati gli sketch, e i momenti di riflessione. Un monologo sull’amare se stessi e sull’ascolto e un travestimento da Zorro: “Ho pensato a qualcosa di eccentrico, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo en travesti, sicché mi sono travestita”, ha così dichiarato al conduttore. E poi: «L’ascolto è l’atto più rivoluzionario che si possa fare oggi. Facciamo scorrere i pensieri in libertà senza pregiudizi, facciamo scorrere i sentimenti liberandoci dalla prigionia dell’immobilità».
L’esibizione di Cesare Cremonini
Grandissimo super ospite della terza serata è stato il cantante Cesare Cremonini, per la prima volta sul palco dell’Ariston, che ha divertito tutta la kermesse sanremese dapprima con il suo ultimo singolo “La Ragazza del Futuro” ed in seguito con un medley di tutte le sue canzoni più famose per poi concludere con 50 Special, la hit del suo ex gruppo – i Lunapop – hit che l’ha consacrato al successo della musica italiana.
Il monologo di Roberto Saviano
Altro grande ospite della serata è stato Roberto Saviano, lo scrittore e giornalista napoletano, con un monologo sul ricordo dei magistrati Falcone e Borsellino. Monologo che ha commosso ed emozionato, e che ha fatto alzare impiedi tutto il pubblico in sala del Teatro dell’Ariston per un lungo applauso. Sono ormai passati 30 anni dalla strage di Capaci del 1992, l’attentato nel quale perse la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Pochi mesi dopo un altro attentato, che pose fine alla vita del giudice Borsellino e di cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. “La loro è una storia di chi ha scelto di rischiare”, afferma Saviano nel lungo monologo – proseguendo – “Il coraggio è sempre una scelta”.
In diretta dalla nave Gaia
Dalla nave Costa Toscana, invece, per la terza serata – in sostituzione dei Coma_Cose – c’è stata la cantante italo-brasiliana Gaia con la sua “Cuore Amaro”, brano con il quale ha partecipato all’edizione scorsa del Festival di Sanremo.