Jovanotti è appena tornato sulla scena musicale con il nuovo singolo Montecristo che segna quasi una rinascita per l’artista toscano, dopo il periodo di riposo forzato a causa dell’incidente in bicicletta a Santo Domingo dell’anno scorso.
Il nuovo brano rappresenta dunque una ripartenza dopo un momento di difficoltà e la dolorosa convalescenza che ha tenuto lontano dal palco Jovanotti per un anno e mezzo. Dopo Montecristo arriverà anche un disco il prossimo 31 gennaio e un tour, il PalaJova, che partirà il 4 marzo da Milano.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il cantante ha parlato della genesi che ha portato alla scrittura di Montecristo:
“È una canzone metafisica nata durante la mia prima convalescenza quando ascoltavo l’audiolibro del Conte di Montecristo di Dumas con la voce di Andrea Giordana e mi sono identificato con il protagonista: un giovane tradito, che perde tutto, l’amore della sua vita, il suo ruolo nella società, e si ritrova da solo in una cella da dove inizia il suo percorso di rinascita. Scrivere è un modo per elaborare quello che vivo”.
Tutto del brano sembra in qualche modo rievocare il momento dell’incidente, accompagnato da un beat reggaeton: “Il reggaeton, il suono della strada dell’America latina che è diventato il suono del mondo, si lega al suono orchestrale, più classico. In mezzo non c’è nulla, ci sono io e c’è la storia”.
Nel videoclip della canzone vediamo invece cavalli sulla spiaggia, ballerini in un futuro apocalittico e riti sciamani e a spiegarne il significato è lo stesso Jovanotti: “Lo definirei avventuroso, metafisico, psichedelico. Ricorda alcuni temi della canzone: l’immaginazione, il sogno, il ritorno. Evoca il senso di avventura e anche un vuoto, lo spirito della ricerca, del non farsi venire a prendere dalle cose ma di andarsele a prendere”.