Musicista e cantante con più di quindici album all’attivo, Paola Turci dopo “Caramella” uscito lo scorso dicembre, arriva con un nuovo brano “Fiore di ghiaccio”; brano che parla di un rapporto conflittuale tra una madre ed una figlia.
Scritto dalla stessa Paola Turci con Giuseppe Anastasi e Diego Calvetti, “Fiore di ghiaccio” rappresenta non tanto un dialogo, quanto un monologo: un tentativo di riconciliazione che fatica ad arrivare tra madre e figlia, definiti come due “pianeti oramai distanti” pure se sangue dello stesso sangue. Una canzone profonda e toccante, in cui emergono con forza e intensità i sentimenti contrastanti, ma allo stesso tempo sinceri e veri che accomunano il rapporto viscerale tra una figlia e la propria madre.
“Il comune denominatore tra teatro e musica è la presenza viva del pubblico, il ‘sentire’ un’emozione, energia reale, tangibile, un’onda emotiva che di continuo sale e scende.
Tutto il resto diventa secondario, relativo.
Questo per me significa ‘creatività’ e ‘indipendenza’.
Sto tracciando nuovi percorsi per sentirmi libera di muovermi, di correre, di fermarmi, di ridere, di piangere. Prendo in giro me stessa, mi metto al centro della vita – la mia vita – con le sue sfumature, salite, discese, buio pesto e luci scintillanti.
Che tanto somiglia alla vita di tutti.
A presto… a prestissimo!”
Il testo di “Fiore di ghiaccio” di Paola Turci
Scusa la pessima calligrafia
Scrivo e cancello come ogni volta
Io sono quella che è già andata via
E tu resti quella che non se n’è accorta
Fiore di ghiaccio
Nei sogni di bambina
Ti abbraccio
Fai così, tieniti fuori dai pericoli
Già lo sai, non ci sarò io a sorreggerti
Siamo pianeti distanti
Lungo la strada della nostalgia
Tu mi chiedevi, “Canta una canzone”
Ci somigliamo e non è colpa mia
È il tuo sorriso
Che mi sta bene addosso, lo sai
Tu chiamalo rimorso, semmai
Fai così tieniti fuori dai pericoli
Già lo sai, non ci sarò io a sorreggerti
Siamo pianeti distanti
Distanti
Fai così, ora tieniti fuori dai pericoli
Già lo sai, non ci sarò io a sorreggerti
Siamo pianeti distanti
Scusa la pessima calligrafia
Scrivo e cancello un’altra volta