Abbiamo aspettato mezza decade per riassaporare il suono dei Placebo. Un quarto di secolo raccontato, cantato e suonato da icone dell’alternative rock, segnato dai successi che hanno coinvolto più generazioni.
13 milioni di copie vendute che descrivono l’importanza dell’essere umano, il suo stato e la sua condizione, la descrizione della bellezza dell’anima fuori dalle contaminazioni pop.
Le collaborazioni con David Bowie, Robert Smith, il successo di “Nancy Boy” e “Every You Every Me“.
Come viviamo nel rapporto con gli altri, senza pregiudizi o polemica, la percezione pura dello stato delle cose.
Il nuovo singolo dei Placebo è intitolato “Beautiful James“, intenso nell’arrangiamento e ispiratore di un senso di ribellione, che porta alla normalità le relazioni non etero. La libertà di scelta, senza odio, polemiche o differenze concettuali.
Brian Molko, leader della band, ha parlato del nuovo singolo:
«Se il brano irriterà i conservatori, allora va bene così. Ma quello che conta davvero per me è che ogni ascoltatore ci ritrovi la propria storia, non voglio dirvi come sentirvi.»
Il brano è una vera propria confessione per la band. “Beautiful James“, infatti, nato durante una notte insonne, ha preso vita attraverso un processo diverso dal solito. La band ha iniziato a lavorare in modo nuovo, partendo prima da un immaginario fotografico e da un titolo che evocasse un certo sentimento, per poi scriverne la musica. Il risultato è un brano tanto tenero quanto potente, un pezzo d’arte sprezzante quanto necessario.
“Beautiful James” non è una polemica, né una conversazione. È una dichiarazione, la più audace che la band abbia mai fatto.