Da sempre artista controverso, Gianluca Grignani ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera nella quale ha affrontato diversi argomenti, tra cui amore, infanzia e amici.
Di sé stesso però oggi dice: “Un artista. Una persona vulnerabile. La vulnerabilità è necessaria, la parte di te che soffre ti rende più umano. Mi piego come il giunco ma non mi spezzo. Però non significa che sia facile colpire i miei punti deboli”. E aggiunge: “Il momento più brutto della vita? Ogni volta, quando mi sveglio. Dormo male, agitato”.
Per quanto riguarda il rapporto con il padre non è stato affatto semplice e adesso che non c’è più avrebbe voluto dirgli qualcos’altro: “Forse che doveva essere più sveglio con il cervello. Non era né un delinquente né un ubriacone, ma ha fatto una vita che non aiutava la nostra famiglia. Poteva non lasciare tutto il peso a me”.
Invece sulla sua vita sentimentale Grignani racconta di non essere attualmente innamorato e della sua donna ideale pensa che dovrebbe “essere sincera, diretta, non nascondermi le cavolate, tanto ti becco subito. Essere rock‘n’roll… Se incontrerò quella per cui ne vale la pena, mi spenderò fino in fondo”.
A proposito poi dei colleghi musicisti ricorda con affetto l’amicizia con Franco Califano, Vasco Rossi e Lucio Dalla. Di quest’ultimo Gianluca Grignani rivela: “È stato il migliore amico che ho avuto in questo ambiente. La prima volta che andai a casa sua, entrando in soggiorno non vidi nessuno. Poi mi accorsi che mi stava scrutando da dietro una poltrona. Mi spiegava: “La libertà è un lavoro difficile”.