Dopo quattordici anni, Fabri Fibra torna a Villafranca. Questa sera, 25 luglio, alle 21.30, il rapper di Senigallia si esibirà al Castello di Villafranca con il tour legato al suo ultimo album, “Mentre Los Angeles brucia”, pubblicato poco più di un mese fa. L’evento rappresenta un’occasione per ripercorrere la lunga carriera dell’artista, che ha segnato profondamente la scena hip hop italiana.
Un ritorno alle origini
Il concerto al Castello di Villafranca segna un ritorno alle origini per Fabri Fibra, che si esibì nello stesso luogo nel 2011, durante il tour di “Controcultura”. Da allora, l’artista ha pubblicato album di successo come “Guerra e pace”, “Fenomeno” e “Caos” nel 2022. Riflettendo sul cambiamento personale e professionale, Fibra ha dichiarato in un’intervista a L’Arena: “Se ripenso al Fabri Fibra di 14 anni fa, chiaramente vedo un ragazzo diverso rispetto all’uomo che sono oggi ed è giusto e normale. Era appena uscito “Controcultura”, che aveva avuto un grande successo. Certo, come ho detto in questo periodo, non è possibile secondo me paragonare il Fibra di quel tempo e quello di oggi, sono cambiato io, è cambiato il mondo attorno a me”.
Il rap oggi è mainstream
Parlando dell’evoluzione del rap in Italia, Fabri Fibra ha osservato: “Il rap oggi è il genere di maggiore successo e questo grazie anche ai cambiamenti tecnologici e al digitale. Spotify sarebbe arrivato in Italia poco dopo, nel 2013, e avrebbe dato una grande spinta al genere. Se è come me lo immaginavo non saprei dirtelo. Oggi tutti vogliono il rap, o hanno a che fare con il rap, anche chi lo detesta deve farci i conti perché è mainstream”.
Un futuro in Arena?
Riguardo alla possibilità di esibirsi all’Arena di Verona, Fibra ha risposto: “Non sono io che scelgo e decido autonomamente gli spazi dove suonare. Lavoro con un’agenzia con cui mi confronto e con la quale capiamo quali sono le strade più interessanti e coerenti con la mia musica. Per riempire uno stadio o un’arena spesso ci vogliono un po’ di diversivi in più, mentre io porto il rap con Double S, il mio disk jockey, e una scenografia basica, ma evocativa che amplifica ciò che faccio. Sto portando questo show in tutte le regioni d’Italia, da nord a sud, e la risposta è enorme. Sono molto soddisfatto di come sta andando. Il pubblico è cresciuto a dismisura in questi 20 anni di carriera in major e quindi mai dire mai…”.