Clementino ha pubblicato il suo nuovo album “Grande Anima”, definendolo il suo lavoro più intimo e cantautorale, un vero “disco da cantautorap”. L’album, composto da quindici tracce, esplora temi come spiritualità, amore e speranza, segnando un allontanamento dall’autocelebrazione tipica del rap. Secondo Tgcom24, il rapper napoletano ha dichiarato: “Un album in cui ci sono spiritualità, amore, speranza, e dove per una volta l’autocelebrazione del rap in quanto tale non è protagonista come in altri lavori”.
Un viaggio interiore e artistico
Negli ultimi tre anni, dopo aver compiuto i 40, Clementino ha intrapreso un percorso di meditazione e viaggi che lo hanno portato dall’India al Costa Rica, fino al Nord Europa. Ha incontrato sciamani e partecipato a cerimonie spirituali, trovando una nuova consapevolezza di sé. “Ho viaggiato tanto, dall’India al Costa Rica, passando per il Nord Europa con le aurore boreali. Ho incontrato sciamani, partecipato a cerimonie spirituali. E ho trovato me stesso”, ha raccontato l’artista.
Collaborazioni e sonorità
In “Grande Anima”, Clementino ha coinvolto diversi artisti, tra cui Gigi D’Alessio, Negrita, Settembre, Greg Rega, Calmo, Ugo Crepa e Ste. Queste collaborazioni arricchiscono il disco, amplificando il racconto emotivo e sonoro. Il rapper ha spiegato: “Ho voluto intorno a me tanti ospiti speciali, compagni di viaggio scelti con il cuore e l’anima”.
Un nuovo equilibrio personale
Clementino ha affrontato un passato segnato da eccessi, tra droghe e alcol, ma ha trovato nella meditazione e nei viaggi una via di salvezza. “Dieci anni di ‘guerre’ tra Milano, Roma, io non è che ho fatto la gavetta, ho fatto il Vietnam. Quindi essendo una persona sensibile mi sono lasciato trasportare da tante cose, sono entrato nel tunnel della droga e non riuscivo a uscirne”, ha confessato a Il Fatto Quotidiano. La meditazione lo ha aiutato a guardare dentro di sé e a trovare un nuovo equilibrio: “Ho guardato dentro di me e facevo meditazione tre volte al giorno, per venti minuti, la mattina, venti il pomeriggio, venti la sera. Ho iniziato a vedere che tutti questi problemi non esistevano più”.