Billie Eilish, classe 2001, vincitrice di ben quattro Grammy – gli Oscar della musica- vent’anni il prossimo 18 dicembre ed un’esperienza da dimenticare: la dipendenza dai porno sviluppata ancor prima di diventare un adolescente, a soli 11 anni.
Una confessione inaspettata quella della cantante statunitense fatta all’Howard Stern Show pochi giorni fa a Radio Sirius Xm: «Penso che il porno sia una vergogna. Guardavo un sacco di pornografia, se devo essere sincera. Ho iniziato quando avevo, tipo, 11 anni» ha detto, spiegando inoltre che allora la faceva sentire più sicura di sé, continuando «Penso però che mi abbia davvero distrutto il cervello: mi fa stare malissimo il fatto di essere stata esposta a così tanta pornografia quand’ero così piccola».
Un trauma che rivive ancora oggi e viene presentato in uno dei suoi ultimi singoli “Male Fantasy” – per l’appunto “fantasia maschile” – tratto dal nuovo album “Happier Than Ever”. Ed il testo, autobiografico, descrive perfettamente il disagio vissuto dall’artista da bambina: «A casa da sola, cercando di non mangiare / Mi distraggo con la pornografia / Odio il modo in cui lei mi guarda / Non sopporto quei dialoghi, lei non godrebbe mai così / È una fantasia maschile / Torno in terapia».