Anna Pepe: “Per sdoganare il rap femminile le donne devono dire le stesse cose che dicono i maschi”

Vent’anni appena, Anna Pepe è una delle artiste donne più ascoltate sulle piattaforme musicali e in quattro anni ha già raccolto dischi d’oro e di platino. Dalla sua prima hit Bando è passato molto tempo e con la sua ultima canzone 30° ha già scalato le classifiche di vendita.

Il 28 giugno invece uscirà il suo primo album, Vera Baddie, nel quale sono presenti collaborazioni con grandi icone della musica, tra cui Sfera Basta, Guè, Lazza e molti altri.

In un’intervista concessa al magazine Rolling Stones la giovane cantante spezina ha raccontato alcuni dettagli sul suo disco: “Vera Baddie è un disco divertente. È un disco personale in cui ci sono alcune tracce un po’ più magiche, lente, ma è prettamente un disco che ti fa ballare”.

Il titolo non è casuale in quanto baddie significa cattiva, ma è anche il nomignolo datole dal pubblico alcuni mesi fa. Per quanto riguarda le aspettative, Anna non vuole mettersi pressioni: “I numeri sono l’ultima cosa che mi interessa, giuro. Sono super soddisfatta di quello che sto facendo e mi va bene così”.

Nell’intervista la giovane ha poi approfondito il tema del rap femminile in Italia: “In Italia sentivo ancora dire che una donna non poteva fare rap”. Nonostante ciò, quella ragazzina di sedici anni è riuscita ad imporsi in un mondo prettamente maschile, dimostrando di essere anche più brava dei suoi colleghi.

Su questo aggiunge: “Se vogliamo sdoganare definitivamente il rap femminile allora le tipe devono dire le stesse cose che dicono i maschi. Perché i maschi possano dire le peggio cose e noi no? Io voglio poter dire le stesse cose”.

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