Nel panorama economico attuale, il ruolo dei giovani si sta trasformando, portando con sé nuove sfide e opportunità che vengono anche dall’Europa.
A inizio secolo i guadagni degli under 35 erano simili a quelli dei più anziani, ma nel tempo il divario si è allargato. Se nel 2011 i redditi dei 55-64enni erano di meno di mille euro più alti di quelli degli under 35, nel 2021 il gap è diventato di circa 8.000 euro. Tuttavia, recentemente si osserva un’inversione di tendenza perché i redditi dei giovani tra i 18 e i 35 anni si stanno avvicinando a quelli delle generazioni più anziane ed emerge una correlazione chiara: l’istruzione è una chiave per il successo finanziario. Un recente rapporto Edufin di Doxa mostra che i redditi aumentano significativamente per coloro che perseguono un percorso accademico, sottolineando l’importanza di investire nella propria formazione.
Una possibilità per farlo in maniera innovativa e creativa è l’Erasmus italiano, recentemente lanciato con un finanziamento di 10 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Con questa iniziativa si offre agli studenti la possibilità di studiare per 3 o 6 mesi in una Università italiana lontano da casa, con il sostegno dello Stato. Questo programma amplia le opportunità di studio, scegliendo tra i diversi atenei italiani i corsi più interessanti per le proprie esigenze e incoraggiando la creazione di nuovi percorsi.
La mobilità degli studenti, l’uscita dalla comfort zone familiare, arricchisce le conoscenze tecniche e soprattutto favorisce lo sviluppo di competenze trasversali preziose per il mondo del lavoro, come la flessibilità e la capacità di adattamento.
Se si vuole andare oltre i confini nazionali c’è un altro programma che offre ai giovani l’opportunità di viaggiare in Europa a basso costo, promuovendo la diversità culturale e l’apertura mentale. Si chiama DiscoverEU ed a luglio partiranno già i primi giovani che hanno partecipato al bando nel mese di aprile. Per chi non ha ancora partecipato e vuole provarci, in autunno ci sarà un’altra opportunità di ottenere biglietti gratuiti per l’Europa e cliccando qui potrai saperne di più https://youth.europa.eu/discovereu_it
Tuttavia, mentre si investe nell’istruzione e nella mobilità, è importante riconoscere le sfide che i giovani stanno affrontando sul fronte lavorativo anche autonomamente. Quasi un universitario su cinque, circa 400 mila studenti universitari, studiano e contemporaneamente lavorano, spesso in modalità precaria, nella funzione di commessi, camerieri o altri lavori simili.
Non è semplice conciliare studio e lavoro e secondo la CGIL il 60% degli studenti lavoratori ha difficoltà a partecipare alle lezioni. Lavorare durante gli studi può essere però un valore aggiunto per la formazione dei giovani ma sarebbe opportuno individuare iniziative che supportino il lavoro durante gli studi, come accade già per gli atleti-studenti. Progetti di questo tipo potrebbero favorire il successo sia accademico che professionale.
Luca Iovine e Raoul, durante “Economia per Tutti”, sabato mattina hanno approfondito il tema “giovani e lavoro”!
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