La Tua Cucina, la Tua Azienda: come fare fortuna con i fornelli di Casa. 

Gli incentivi pubblici per il “fatto in casa”, l’impresa familiare domestica.

Le tue zeppole vanno a ruba, i tuoi tortellini sono nella leggenda di famiglia? Potresti trasformare la cucina di casa in un laboratorio artigianale: e ci sono gli incentivi pubblici. L’Impresa Alimentare Domestica (IAD) rappresenta una straordinaria opportunità per chi desidera avviare un’attività produttiva direttamente dalla propria cucina. Questo modello di business, noto anche in alcune regioni italiane come HOMEFOOD, permette di produrre e vendere cibi fatti in casa, offrendo una soluzione accessibile e flessibile per trasformare le proprie competenze in un business a tutti gli effetti.

L’Impresa Alimentare Domestica è una piccola azienda artigianale che ha come sede operativa la cucina familiare. Le IAD si concentrano esclusivamente sulla produzione e vendita di alimenti, senza possibilità di somministrazione sul posto, cioè non è possibile consumare il prodotto in casa. Ciò significa che i prodotti possono essere acquistati e consumati altrove (come avviene con il catering), rispettando specifiche norme igienico-sanitarie regolamentate dal manuale Haccp.

Per avviare un’impresa alimentare domestica è necessario risiedere nella casa dove si svolge l’attività e rispettare alcuni requisiti fondamentali, verificati i quali, sarà necessario ottenere il certificato dall’ASL locale, che attesta il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Ci sono alcuni elementi essenziali per aprire una IAD, innanzitutto bisognerà aprire la partita IVA e poi formarsi adeguatamente acquisendo l’Attestato Haccp, che dimostra la conoscenza delle norme igienico-sanitarie.

Aprire un’impresa alimentare domestica può essere vantaggioso dal punto di vista economico, poiché richiede un investimento iniziale ridotto rispetto all’apertura di una pasticceria o di un laboratorio tradizionale. Inoltre, gestire la produzione da casa riduce i tempi di spostamento casa-lavoro, permettendo una migliore conciliazione tra vita privata e professionale. 

Attualmente, in Italia non esiste una normativa nazionale specifica per le imprese alimentari domestiche, che fanno riferimento al regolamento europeo 852/04, allegato 2, Capitolo III. Solo alcune regioni italiane hanno emanato linee guida specifiche per le IAD che sono quasi 300 in questo momento tra Sardegna, Sicilia e Puglia.

Le imprese alimentari domestiche rappresentano un settore in crescita, alimentato dall’interesse per i prodotti artigianali e dalla ricerca di alternative lavorative flessibili. Questa formula innovativa offre una piattaforma per trasformare la passione per la cucina in un’attività di laboratorio artigianale, contribuendo allo sviluppo dell’economia locale e alla valorizzazione delle tradizioni culinarie.

Luca Iovine e Raoul durante “Economia per Tutti” sabato scorso hanno approfondito questi ed altri temi legati all’impresa domestica: ascolta il podcast!

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