I consigli di Massimo Perla per accogliere un cane in casa

Vuoi prendere un cane? Massimo Perla, su Radio Kiss Kiss, ci ha dato qualche consiglio per capire se è il momento.

Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato della giornata internazionale degli animali. Per parlarci di qualche aspetto legato all'universo dei cani è intervenuto il dog trainer Massimo Perla.

Ciao Massimo!

«Ciao! Kiss Kiss Bau Bau a voi!»

Si parla dell'esistenza di un'app in cui si abbina il cane al padrone. Una guida per la scelta al cane. Pensandoci bene non è una cosa sbagliata, no?

«I cani di razza, geneticamente si portano delle caratteristiche ben precise. Il levriero è un cane che corre, il rottweiler è un cane da difesa, il border collie è un cane da gregge e così via. Le caratteristiche sono sempre della razza. Poi però, metà del cane è costruita da coloro con cui vivrà e da altre circostanze collaterali. Secondo me è il proprietario che deve informarsi sulla razza e le esigenze che ha. Io dico sempre: se vivi a Palermo non ti puoi comprare un san bernardo, così come se vivi a Cortina non ti puoi prendere un cirneco dell'Etna. Vivrebbero male.»

Se uno volesse prescindere dalla razza e andasse al canile a prendersi un meticcio, c'è la possibilità di capire fin da quando è cucciolo se crescerà o no?

«Beh, dipende dall'età, si vede quando il cane ha un mese, cresce in una certa maniera. Ti puoi fare un'idea dalla sua evoluzione fisica. Per quanto riguarda il carattere, consiglio sempre di vederlo in varie fasce orarie, perché in un momento può essere tranquillissimo ma in un altro magari è scatenato. Sono cuccioli, a volte dormono, a volte sono energici. Le varie fasce orarie ti consentono di capire il reale carattere del cane.»

Alla fine poi è lui che sceglie te, o no?

«Bisogna sfatare anche questo mito. Perché noi attribuiamo un significato a un certo sguardo, ma sono significati solo umani, non canini. Ci facciamo coinvolgere dall'emotività, ma dovremmo essere più con i piedi per terra e valutare varie situazioni: i componenti della famiglia, il tempo che si ha per il cane. Ci deve essere anche una certa omogeneità nel trattare il cane. Sono davvero tante le componenti.»

È vero, come abbiamo letto in un recente studio, che il cane riesce a percepire quando siamo stressati e questo lo condiziona?

«Sicuramente sì, ti faccio un esempio per darti un'idea. Molto spesso i cani ci fanno trovare un ricordino a casa quando torniamo. Magari noi rientriamo a casa contenti, gioiosi, appena entriamo a casa, noi notiamo il bisognino il nostro stato d'animo cambia immediatamente. Ecco, il cane se ne va. Il nostro cambiamento d'umore lo percepiscono, in parte dagli odori, ma anche i movimenti e i cambiamenti di mimica. Il cane con gli odori percepisce tanti sentimenti, anche la paura e così via.»

Massimo, grazie! Kiss Kiss Bau Bau a te!

«A voi! Buona giornata!»

Guarda qui l'intervista completa

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