Ultimo: “Nelle mie canzoni racconto con onestà ciò che vivo. Vi dico i miei ricordi più belli del 2023”

Ultimo è stato negli studi di Radio Kiss Kiss e ci ha parlato del rapporto con i suoi fan, di se stesso e dei prossimi progetti.
Ultimo è stato ospite in Good Morning Kiss Kiss.

È con noi Ultimo!

«Ciao, grazie!»

Abbiamo il piacere di averti qui perché ieri sei stato a Napoli per un momento molto importante. I fan che hanno pre-salvato il tuo ultimo singolo “Occhi lucidi” sono stati selezionati per partecipare a un evento alla Fondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli. Perché hai preso questa decisione di essere qui proprio questo giorno e perché questa location?

«In realtà per diversi motivi. Uno è che ho sempre detto di avere un rapporto molto speciale con Napoli. Sono romano, ma ho sempre sentito Napoli come una seconda casa, l’ho sempre detto. Quindi per me è sempre un piacere. Vengo qui anche quando ho tre, quattro giorni liberi. Ho tanti amici qui.»

Per piacere quindi, non per lavoro.

«Al di là del lavoro, perché mi piace stare qui. E poi perché è importante far combaciare sempre la musica con un messaggio. Sai, quando esce il pezzo devi fare sempre la promozione. Credo che la promozione possa combaciare spesso anche con un messaggio. Andare ai Quartieri Spagnoli, dove nessuno ti regala niente, e semplicemente far accadere qualcosa di bello, anche quando ho sentito semplicemente le persone cantare il pezzo. Ero emozionato realmente, questa cosa deve far riflettere. Non è solo lo stadio a farti emozionare. Tante volte cantare in un contesto come quello del Foqus, dove sono riuscito a portare, nel mio caso, le luminarie, mi ha fatto sentire bene. Sono diversi i motivi per cui ho scelto di fare questa cosa. È importante sottolineare che con Napoli ho un rapporto “de pancia” come si dice da noi.»

È bello il messaggio che stai portando perché spesso il calcio divide ma la musica unisce, anzi, Ultimo unisce. Sentir parlare di emozione uno che canta davanti a 70.000 o 80.000 persone è bellissimo. Hai regalato le luminarie quindi?

«Sì, è stata un’idea perché a Natale quando vedevo le luminarie rimanevo a bocca aperta. Mi sembrava un gesto umano.»

Erano tuoi fan ieri. C’è stato un episodio in particolare nel quale hai sentito la vicinanza dei fan? Di solito sei tu che stai vicino a loro con la musica, quando è successo invece il contrario?

«Ho sempre questa sensazione. Il mio è un percorso particolare perché, come ho detto pure nella canzone 22 settembre, la mia è una missione più che fare canzoni. Ho sempre scritto per sentirmi meno solo io in primis, e sperando che con questa convinzione potrò riuscire a far sentire meno sole le persone. Quindi, quando sto qui a Napoli e sono in albergo, mi addormento a mezzanotte e mezza sentendo la gente che canta le mie canzoni sotto l’hotel. Mi sorprende questo amore, ma allo stesso tempo mi fa stare bene.»

Nei tuoi concerti si vedono spesso i papà con in braccio i figli. Mio figlio di 8 anni adora la tua musica, così come mia moglie, ma anche mia madre di 80 anni. Qual è il segreto di questo successo trasversale e longitudinale? Perché ti amano al nord, al centro e al sud.

«Credo che le persone siano sempre attratte da qualcosa che, al di là del bello e del brutto, sia vero. Dico sempre che le mie canzoni possono piacere o no, ma scrivo di quello che vivo, lo faccio con onestà e sapendo che è un’arma a doppio taglio. Nel senso che racconto le mie emozioni, poi non sta a me decidere dove queste emozioni devono andare. Quando canto negli stadi vedo persone di tutte le età, questa cosa mi sorprende. Riconosco anche che è difficile per una persona di 60 o 70 anni, e infatti quando mi incontrano per strada mi dicono “Posso chiederti una foto? È per mia figlia”. Lo so che è anche per loro, ma non lo dicono.»

Nel video di “Occhi lucidi” c’è una guest d’eccezione. Lei si chiama Maria Esposito, ma per noi è Rosa Ricci [il nome del suo personaggio nella serie “Mare Fuori”, ndr]. È un video molto bello.

«È stata un’esperienza molto particolare. Lei è stata bravissima, perché io non sono un attore e il video richiedeva che dovesse esserci un’intimità. Lei mi ha messo molto a mio agio, è stata bravissima. Poi ha questa qualità che la inquadri e ha tutto negli occhi. È stata un’esperienza veramente bella, e combacia moltissimo con la canzone, in cui dico “Siamo fatti tutti un po’ così/ Occhi forti e cuori fragili“. Mi sembrava perfetto.»

A proposito di film, tu cosa guardi in televisione? Film o serie tv.

«Mi piace guardare la tv, ma sono uno che segue molto il calcio. Sto sempre su Sky Sport 24, poi ripartono le notizie e alla settima volta che dicono le stesse cose spengo la tv e basta.»

A microfoni spenti ci hai detto che sei un po’ timido. Ma poi questa timidezza è la tua forza.

«In realtà mi sento timido, ma uso l’opposto quando sono sul palco. Sto a mio agio lì. Infatti mi dicono sempre “Sul palco non ti senti a disagio?” ma in realtà sono molto più a disagio quando scendo.»

Nonostante i sold out negli stadi, la farfallina nello stomaco quando sali sul palco…

«C’è sempre, non voglio fare il gradasso. Ce l’ho un po’ quella cosa, è umana. Ma quando salgo mi sembra di stare nel posto dove devo stare, sono a mio agio.»

Che bello. Un posto che ti sei guadagnato, nessuno ti ha regalato nulla.

«Nessuno.»

Com’è la tua giornata tipo? Facci capire.

«Io sono molto abitudinario. Mi sveglio, prendo il caffè a casa.»

Ti svegli, ma a che ora?

«Alle 8, 8 e mezza. Tranne quando la sera faccio il pestifero, può capitare. Ma sono abbastanza abitudinario. Mi sveglio, prendo il caffè, sto a casa. Vivo di musica, sto al pianoforte, vedo sempre i soliti amici e sto sereno. Sono rimasto vicino a dove sono nato a Roma, perché credo che mi riporti al motivo per cui ho iniziato.»

Che zona di Roma?

«Sono nato a San Basilio, una zona a nord-est di Roma. Son rimasto più o meno lì vicino.»

Hai un podio delle cose particolari che ti sono successe nel 2023? Tre cose particolari che ti sono successe quest’anno.

«Sicuramente il tour, in cui ho fatto tre tappe allo Stadio Olimpico, che è stato il sogno della mia vita. È già bellissimo suonarci una volta, suonarci tre volte non ha senso. Ho fatto due concerti a San Siro, è stata un’emozione forte. Poi, visto che è recente, l’esperienza al Foqus, che è stata molto forte emotivamente. E poi ho un ricordo dopo il tour, appena finito sono andato in Sicilia in barca con il mio amico Felix, alle isole Eolie. Ho passato una settimana fantastica, sono stato a cena con Cesare Cremonini, abbiamo passato una serata con vino, chitarra e musica. Lui è prima di tutto un amico, ma è anche un artista incredibile. Ho un bel ricordo. Sai che i ricordi sono belli ma non sai perché, sono profumi.»

Hai appena scritto una canzone! Ultimo Stadi 2024, c’è la data al Maradona.

«C’è la prima data dell’8 giugno che annunceremo sold out a breve, ma ce n’è una seconda il 9 giugno.»

Grazie di essere stato con noi Ultimo.

«Grazie a voi.»

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