Trudie Styler è stata ospite con Lucilla, Max e Max.
Ciao Trudie, benvenuta!
«Ciao ragazzi!»
Sarai al cinema dal 6 novembre con “Posso entrare? An ode to Naples“. Prima di tutto grazie da noi napoletani per aver fatto questo film. Un bellissimo ritratto di Napoli costruito attraverso il racconto dei protagonisti della città, con tanti ospiti. Come nasce l’idea di fare un film su Napoli e perché proprio Napoli?
«Mi è stato chiesto dalla Rai di portare uno sguardo esterno sulla città di Napoli, proprio perché non conosco in nessun modo la città, nonostante io e la mia famiglia abbiamo casa in Toscana da tre decadi e facciamo il vino. Allo stesso modo conosco il sud, conosco Capri, Ischia, Amalfi. Conosco soprattutto la vita delle isole, e mi chiedevo “perché non Napoli?” Per me è rimasta una domanda senza risposta. Anche per l’idea data dalla reputazione di essere una città poco sicura. Quindi ho pensato di andare col mio sguardo esterno sperando di penetrare in questa città che ha 3.000 anni di storia meravigliosa, almeno 12 colonizzazioni. Volevo vedere come trasformare queste emozioni in un documentario.»
Come hai scelto i protagonisti del tuo film? Ovvero i napoletani che hanno rappresentato Napoli.
«Ho fatto dei viaggi di scouting per trovare le storie, delle tele bianche su cui creare le mie storie. È tutto nel titolo, “Posso entrare?”, ho bussato alle porte andando per i vicoli di Napoli, ad esempio nel Rione Sanità, e tutti mi hanno risposto di sì. Certe volte mi sono trovata seduta a tavola, ho pranzato o ho preso un caffè con loro, ho preso tutto e ho scelto le storie migliori.»
Tra le canzoni del film c’è Sting ma c’è anche Clementino, che si spera un giorno possano fare qualcosa insieme. Proprio da noi Clementino ha detto che sarebbe bellissimo collaborare con Sting.
«Penso che alla premiere a Napoli, Sting abbia detto a Clementino “penso di voler fare qualcosa con te” e che lui abbia risposto “Sì, anch’io” quindi staremo a vedere.»
Quindi ci conferma la collaborazione. Prenderai casa qui a Napoli, no?
«Forse un giorno. Vengo a visitarla sempre.»
Hai imparato una parola in napoletano?
«Non ne conosco, ma so “forza Napoli” molto bene.»
Grazie a Trudie Styler. Speriamo di vederti a Napoli presto.
«Lo spero anch’io! Baci baci.»