Tropico e il nuovo album “Soli e Disperati Nel Mare Meraviglioso”: un mio viaggio tra musica, cinema e Napoli

L'artista Tropico si racconta ai microfoni di Radio KissKiss, parlando del suo nuovo album "Soli e Disperati Nel Mare Meraviglioso" del suo legame con Napoli e il calcio e delle sue collaborazioni artistiche.

Davide Petrella, in arte Tropico, è stato ospite di Dedikiss negli studi di Radio Kiss Kiss. Durante la diretta, Tropico ha parlato del suo nuovo album “Soli e Disperati Nel Mare Meraviglioso” e del suo rapporto con Napoli, tra musica, cinema e calcio.

L’ispirazione cinematografica dietro “Soli e Disperati Nel Mare Meraviglioso”

Il nuovo album di Tropico, “Soli e Disperati Nel Mare Meraviglioso”, ha un titolo che richiama subito l’immaginario cinematografico. Alla domanda di Marco su se si sia ispirato a Lina Wertmüller e ai suoi titoli lunghi, Tropico ha spiegato:

“Io scrivo sempre in modo un po’ cinematografico, anche nelle canzoni. Mi piace come approccio di scrittura. Tutti i titoli dei miei dischi sono sempre un po’ così: ‘Non esiste amore a Napoli’, ‘Chiamami quando la magia finisce’, ‘Soli e Disperati Nel Mare Meraviglioso’. Sembrano più titoli di libri o di film che di dischi, insomma. È un po’ il mio marchio di fabbrica, mi diverte, mi piace.”

Tropico ha raccontato che il cinema è una fonte di ispirazione costante per la sua musica e che spesso nei suoi videoclip cerca di omaggiare registi come Paolo Sorrentino:

“Sono un grande fan di Sorrentino. Quindi, quando posso, anche nei video mi piace pescare dal cinema più che dai videoclip musicali. Il cinema per me è proprio una fonte di ispirazione anche per la scrittura delle mie canzoni. Mi piace molto, sono molto legato al film più che alla serie, è un formato che preferisco. Soprattutto amo i registi di scrittura, quelli che hanno dialoghi belli, con punchline, mettiamola alla rapper. Sorrentino è uno di questi: in tutti i suoi film ha sempre frasi memorabili.”

L’artista ha anche rivelato che gli piacerebbe lavorare a una colonna sonora, ma solo per un progetto che senta davvero vicino al suo stile:

“Vorrei che capitasse con un’occasione speciale, qualcosa che mi stia bene addosso, che si sposi con la mia musica. Aspetto l’occasione giusta, diciamo. È una cosa che mi piacerebbe molto.”

Napoli, calcio e concerti: il legame di Tropico con la sua città

Nel corso dell’intervista, Tropico ha parlato anche del suo rapporto con Napoli, città che fa spesso da sfondo ai suoi videoclip e alle sue canzoni e ha confermato quanto sia importante per lui mostrare Napoli anche nelle sue sfaccettature meno conosciute.

Il discorso si è poi spostato sul calcio, altra grande passione dell’artista. Tropico che nelle sue canzoni ha nominato giocatori come Kvaratskhelia e McTominay  ha raccontato:

“Amo i giocatori di estro, di fantasia. Quando è arrivato Kvaratskhelia, per me subito si è accesa la lampadina così come quando è esploso McTominay, a metà campionato dell’anno scorso. È un grande piacere per me avere giocatori così a Napoli. Come anche il Pocho… io sono legatissimo al Pocho. A me piacciono quelli un po’ estrosi, diciamo, quelli matti: mi gasano.”

Tropico: “Collaborare con artisti come Ghali, Achille Lauro, Bresh e Calcutta è magico. Entrano nel mio mondo”

Nel nuovo album “Soli e Disperati, Nel Mare Meraviglioso”, Tropico – alias Davide Petrella – ha voluto accanto a sé alcuni tra i nomi più riconoscibili della scena italiana: Ghali, Achille Lauro, Bresh e Calcutta. Collaborazioni che rispecchiano l’anima aperta e trasversale del suo progetto musicale, capace di mescolare pop, urban e canzone d’autore in una visione personale e riconoscibile. L’artista ha raccontato quanto tenga a queste collaborazioni, sottolineando il valore umano e creativo che si nasconde dietro ogni incontro musicale:

“Sono veramente felice delle collaborazioni che faccio nei dischi. Sono sempre disponibili a entrare nel mondo creato dal progetto Tropico. È magico: portano la loro visione, però in modo funzionale al mio progetto. E’ un grande regalo.”

Una dichiarazione che riassume lo spirito con cui Petrella affronta la musica: condividere senza perdere la propria identità, accogliere senza snaturarsi.

Il ricordo di James Senese e Mimmo Jodice

Nel corso della conversazione, Tropico ha voluto anche rendere omaggio a James Senese, scomparso mercoledì scorso, figura chiave della musica partenopea:

“Non ho conosciuto James, ma è stato uno di quelli che ha acceso una scintilla con le sue idee e il suo talento.”

Un pensiero che si è naturalmente legato al ricordo di Mimmo Jodice, grande fotografo napoletano venuto a mancare lo stesso giorno di Senese. Due maestri che, in modi diversi, hanno rappresentato Napoli e la sua energia creativa nel mondo.

Tropico torna live a fine novembre

Dopo l’uscita del disco, Tropico si prepara a tornare dal vivo con un tour che partirà a fine novembre da Roma, per poi toccare Molfetta, Milano e Bologna, prima del gran finale ancora nel capoluogo lombardo. Un viaggio tra musica, immagini e parole che promette di portare sul palco tutta la forza narrativa del suo universo artistico.

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