In Io, tu e Kiss Kiss in diretta dal Pitti Pizza & Friends di Salerno Stefano Piccirillo ha avuto il piacere di intervistare il giovane rapper napoletano Samurai Jay.
Un grande benvenuto a Samurai Jay!
Buonasera a tutti!
Ciao Gennaro! Questo è il tuo nome all’anagrafe e hai già spaccato alle prove perché la tua fan base era presente. In questo 2024 c’è tanta musica anni Ottanta. Ti fa strano a te che sei del 1998?
No, perché alla fine è un ciclo. Magari domani tornerà il trend del Duemila e così via. È un ciclo continuo. Io mi auguro tornino gli anni Duemila perché sono un grande fan. Essendo un millennial o quasi.
Mi fa molto piacere parlare con te perché hai fonti di ispirazione che poi sono comuni con età diverse, tipo i Linkin Park e Jay-Z. Quindi un certo tipo di rock e di rap. Tu hai cominciato a suonare a 14 anni.
Si, fortunatamente ho iniziato da bambino.
Hai questa voglia di affrontare tante situazioni diverse. Hai già collaborato con tanti personaggi differenti tra loro ed entri molto naturalmente.
Certo, perché penso che ci si debba mettere in gioco costantemente. Per me è la benzina quella roba lì. Cercare di camuffarmi un po’ in tutte le situazioni perché comunque ho molte personalità, parlando di musica, vari alter ego e devono uscire tutti.
La tua identità musicale è molto varia. Qual è la canzone o i pezzi che ti fanno sentire veramente a casa? Che senti tuoi e porti sul palco questa sera?
Porto Bye Bye, Fammi capire, Popcorn e patatine e a Casa Mia con Livio Cori.
Tra l’altro tu hai fatto collaborazioni con Guè, Carl Brave, Jack La Furia, Boro Boro e Geolier. Ma quando vai ai loro concerti o sei con loro, so che c’è un grande senso di comitiva. Cioè questa generazione musicale si scambia molto il suggerimento e il consiglio.
Certo, è un continuo imparare l’uno dall’altro. Però non è solo una cosa delle nostre generazioni, ma è una cosa che ho trovato anche quando ho lavorato con Gigi D’Alessio che è una leva dei grandi classici. E mi ha fatto proprio sorridere la cosa che nonostante ci siano tanti anni di carriera alle spalle l’approccio è sempre lo stesso e lo spirito è quello.
Tu mi hai fatto commuovere con Buongiorno e altre canzoni. Ma c’è un pezzo che è fresco di quest’estate e si chiama Alba. Canti con Don Pero che anche lui è un personaggio molto trasversale musicalmente. Quanto c’è dell’uno e dell’altro in Alba?
C’è tanto. Soprattutto nel caso di Don è stato un po’ tirato fuori dalla sua comfort zone in questo brano. Ha spaccato a mio parere. Ha dato quel valore aggiuntivo al brano con il suo timbro basso che va a compensare con il mio. Io sono un po’ più nella zona comoda in questa canzone. Insomma, è la mia “cup of tea”.
Tu hai un’energia che ti si vede negli occhi. Grazie e Kiss Kiss a te!