Oggi ne I corrieri di Kiss Kiss Alfio e Ciro hanno avuto in diretta ai microfoni di Radio Kiss Kiss Salvatore Esposito e il regista Alessio Maria Federici per presentare la serie tv Piedone – Uno sbirro a Napoli che sarà disponibile dal 2 dicembre su Sky.
Il 2 dicembre esce Piedone – Uno sbirro a Napoli, un poliziesco ambientato a Napoli che potrebbe essere definito il sequel di Piedone – Lo sbirro, quello degli anni Settanta. Benvenuti a Radio Kiss Kiss a Salvatore Esposito e Alessio Maria Federici! Come va ragazzi?
(Salvatore Esposito): Tutto bene!
Io leggo che nella serie tu Salvatore sei l’ispettore Vincenzo Palmieri, l’erede spirituale di Piedone. Che cosa ti ha lasciato Piedone all’interno di questa serie?
(Salvatore Esposito): L’ispettore Vincenzo Palmieri è stato un ragazzino che ha subito un grave lutto da ragazzino. Gli hanno ucciso la mamma e il papà e sul luogo del delitto arriva questo commissario gigante interpretato da Bud Spencer, il commissario Rizzo, che lo accoglie sotto la sua ala protettiva e lo protegge da quello che la vita avrebbe potuto riservargli. Lo fa crescere con la voglia di diventare poliziotto e ruba da lui tante cose. Come accade con Batman, eredita il costume di Piedone che però comporta delle responsabilità come la tutela dei più deboli, stare dalla parte della giustizia, arrivare alla verità, anche utilizzando dei metodi non proprio convenzionali.
Prima sei Genny Savastano, poi un ispettore…chi ti ha insegnato di più tra i due?
(Salvatore Esposito): Accolgo le parole di chi ha accusato noi di Gomorra di avere plasmato i moderni camorristi e dunque ci siamo dovuti rifare con Piedone, plasmando questa volta i futuri poliziotti.
Adesso una domanda per Alessio, il regista. Tornado a quello che ha detto Salvatore, cioè partendo dalla scena del bambino, secondo te qual è stata la scena più difficile per questa grande operazione?
(Alessio Maria Federici): La scena più difficile è quella girata da Salvatore ad Amburgo perché la nostra cara Silvia non ricordava le battute in inglese e gli attaccava addosso tutti i post-it dove non veniva inquadrato. Salvatore camminava come un uomo sandwich a New York con tutte le battute scritte addosso.
Nel girare questa serie tu Alessio avevi un’eredità molto importante. Ti sei modellato più sul pubblico di oggi oppure hai tenuto conto del pubblico affezionato alla serie degli anni Settanta?
(Alessio Maria Federici): Sono film che hanno cinquant’anni. Quando eravamo bambini e andavamo al cinema, chiudevamo gli occhi e vedevamo mondi che non potevamo immaginare. Oggi su YouTube scrivi la parola giusta e puoi vedere cose girate con telecamerine che distruggono l’immaginario. Quindi abbiamo cercato di prendere un’eredità morale ed etica di un poliziotto fuori dalle righe.
Salvatore quando ti hanno chiamato per questo remake come l’hai presa?
(Alessio Maria Federici): Lui si è chiamato da solo! È un’idea sua. È lui che l’ha partorita insieme al figlio di Bud Spencer. Lui è anche creatore del soggetto dell’idea di partenza.
Ma per alcune scene hai usato la controfigura?
(Salvatore Esposito): Per le scene action no, per le scene wrestling si. Abbiamo usato dei ragazzi che fanno questo di professione.
Ci sono scelte rischiose nella vita e quindi scegliere di fare un personaggio ti può identificare come attore. A te non è successo con Savastano, ma potrebbe accadere con Piedone?
(Salvatore Esposito): Faccio la collezione. Ho ricevuto questo domanda dopo Gomorra o Fargo e adesso anche dopo Piedone. Ci sono grandi attori internazionali che vengono ricordati per i personaggi che interpretano. Questo fa parte della vita dell’attore, di avere la fortuna di interpretare ruoli che restano nell’immaginario delle persone, siano positivi o negativi.
Allora siamo curiosi di vedervi. Ricordiamo che a Napoli ci sarà la prima proiezione della serie. Grazie mille a Salvatore Esposito e Alessio Maria Federici. Appuntamento al 2 dicembre con Piedone – Uno sbirro a Napoli su Sky e Now TV.