Sal Da Vinci: “Il successo di Rossetto e Caffè è un orgoglio per chi come me si è sempre ostinato con il bel canto”

Oggi in Good Morning Kiss Kiss Max e Max hanno avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Sal Da Vinci, reduce dal successo clamoroso del singolo Rossetto e caffè.

Ve l’avevamo promesso, finalmente nei nostri studi Sal Da Vinci!

Buongiorno a tutti!

Dobbiamo dirlo Sal, con la tua Rossetto e Caffè stai sbancando. Sei diventato subito virale sui social e ciò ha permesso alla canzone di schizzare negli streaming.

Sono molto sorpreso di tutto questo. Devo ringraziare il pubblico. Le canzoni sono così, a volte fanno dei giri immensi e poi ritornano. Rossetto e caffè racconta una storia d’amore e a volte parlare d’amore sembra una cosa antica, ma non lo è. Tutti ci innamoriamo allo stesso modo, sono solo cambiati i linguaggi e il modo di comportarsi, ma l’amore è l’amore.

Tra i commenti delle persone si legge spesso che finalmente con te si è tornati alla vera musica italiana perché tu sei andato a prendere un filone musicale che un po’ si era scordato. La classica canzone che puoi sentire anche al pianobar.

Sicuramente nei tempi in cui viviamo la melodia è stata messa un po’ da parte, anche se pure la generazione Z si è ripresa la melodia. Io vengo da un altro stile melodico per cui questo successo è qualcosa di magico. Quindi per tutti quelli come me che si sono sempre ostinati con il bel canto è una bella soddisfazione. Arrivare all’attenzione della Gen-Z mi fa sperare tantissimo. Sto vivendo una musica nuova, una vita nuova.

Volevamo sapere, ma chi ti ispira nel fare queste canzoni d’amore? C’è un punto fisso o ti vengono così?

Credo che sia la fotografia del quotidiano. In casa mia di amori ce ne sono tanti, a cominciare da mia moglie e mia figlia. Poi io sono vittima di tutto ciò che succede in famiglia, tutti si rivolgono a me! Senza contare che dall’altra parte ho sei fratelli.

Però in Rossetto e caffè abbiamo notato che hai utilizzato anche la lingua napoletana in alcune parti. Dopo il periodo di Pino Daniele che aveva riportato il dialetto napoletano in auge, c’è stato un recente ritorno con Gigi D’Alessio e Geolier, a cui ti sei aggiunto tu. È una scelta precisa oppure hai voluto seguire la scia?

È stata una cosa curiosa perché il brano nasce completamente in italiano. L’avevo già masterizzato e cantato e quindi era in procinto di debuttare. Era il compleanno di mio figlio Francesco, il 14 giugno. Lui mi chiama e mi consiglia di inserire il napoletano. Io gli rispondo che l’uscita è imminente ed è troppo tardi. Il giorno dopo di notte vado in studio e richiamo i miei collaboratori, spiegandogli che volevo aggiungere delle sporcature in napoletano. Abbiamo quindi usato un napoletano comprensibile a tutti e forse quelle parole hanno più forza in napoletano che non in italiano. Insomma, forse mio figlio aveva ragione.

Tu sei stato protagonista di un musical che ha lanciato altri bravi artisti come Serena Rossi e Massimiliano Gallo, ovvero C’era una volta scugnizzi. Eravate una macchina da guerra, bravissimi.

Eravamo un gruppo bellissimo di ragazzi alla prima esperienza, con un cuore grande e una passione immensa. Ognuno di loro aveva una storia particolare ed ho avuto la fortuna di traghettare questo fantastico progetto di Claudio Mattone ed Enrico Vaime. Una colonna sonora che tutti conosciamo, nata nel film Scugnizzi di Nanni Loy.

Per chi non ti avesse mai visto dal vivo, stai portando avanti delle date importanti. Il nome del tour è UniverSal.

È un progetto bellissimo con un’orchestra di 50 musicisti diretta da Adriano Pennino e una coppia di ballerini bravissimi. È un’idea ambiziosa di questi tempi.

Il 27 settembre l’Arena Flegrea è già sold-out. Hai aggiunto una data il 25 settembre. Altre date?

Andrò in giro ancora al sud, qualcosa anche nel nord Italia. Poi domenica Mara Venier mi consegnerà il disco d’oro per Rossetto e caffè. Anzi, vi prometto di dedicare il disco d’oro a Radio Kiss Kiss.

No, davvero?

Si, lo faccio! Poi arriverà uno show al Teatro Augusteo di Napoli per tutte le festività natalizie e sarò lì per un mese.

Grande Sal Da Vinci qui con noi! In bocca al lupo e grazie!

Grazie a tutti! Ciao!

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