L’intervista a Rkomi e Irama in Dedikiss.
Dal 2021 ne avete fatta di strada insieme. Prima Mirko chiama te, Filippo, nel suo album con “Luna piena”, poi succede il contrario, con “5 gocce”. Uno a uno, palla al centro e decidete di fare un album insieme, “No Stress”. Sono con noi Rkomi e Irama!
«Ciao a tutti!»
Come state?
Rkomi: «Siamo felici, prontissimi per stasera. Contenti, abbiamo fatto le prime due date, questa è la terza.»
Irama: «Felicissimi.»
In Dedikiss oggi abbiamo parlato delle cose che ci piace fare da soli. Abbiamo raccontato di una coppia che si è sposata da sola, senza nessun altro in chiesa, senza testimoni. Cosa vi piace fare da soli?
Rkomi: «A me piace fare tutto da solo. Scrivere sicuramente. Sono una persona abbastanza solitaria di base, preferirò sempre un film da solo a un film in coppia, mi sembra di arrivare a conclusioni differenti. Leggere. Quei due libri ogni tre o quattro anni.»
Irama: «Non è vero, stava leggendo anche prima.»
Invece tu, Irama?
Irama: «Io sono una persona che non ama stare da sola. Ho molta paura spesso nella mia testa. Non sto benissimo da solo. Una cosa che mi piace fare da solo è il wakeboard.»
Come è stato lavorare a un album intero insieme? Voi venivate dalle due collaborazioni.
Rkomi: «È successo un po’ naturalmente, venivamo da due progetti solisti molto importanti che sono andati molto bene. Ti auto induci a fare meglio, ti si crea una sorta di nuvola nera addosso. Questo progetto vissuto insieme ha sdrammatizzato questa bellissima problematica che ci siamo auto indotti. O almeno io, nel pensare al mio futuro.»
Dal titolo dell’album, “No stress” sembra qualcosa nata in maniera naturale, molto spontanea.
Rkomi: «Sì, noi ci abbiamo messo tanto cuore, per noi è un album molto importante, ma per come è nato, la velocità, la naturalezza, lo reputiamo leggero, senza pensieri.»
Irama: «Il concetto che c’è dietro non è quello di non cura, anzi, è super curato, ci teniamo sempre tantissimo, anche in live diamo il 100%. Come diceva Mirko, arrivavamo da due periodi pieni di vita e cose belle, siamo super grati di questo. Abbiamo cercato di alleggerire congelando un momento in un progetto, perché stavamo vivendo insieme questo momento in America.»
Cosa avete imparato l’uno dall’altro?
Irama: «Tante cose. Sono cose più tecniche. Noi diamo tanto a livello musicale e artistico. Non che non dobbiamo migliorare nella vita normale, ma probabilmente siamo pessimi entrambi nella vita normale. però a livello musicale abbiamo imparato tanto.»
Rkomi: «Sono dettagli che capisci soltanto se fai questo lavoro. Non vorrei che sembri antipatica come cosa. Quando stai a stretto contatto con una persona che lavora in modo diverso da te, impari, assimili cose che non avresti considerato.»
Irama: «Faccio un esempio. Quando sono in studio sono fissato con la fonetica delle parole. Canto una cosa e deve avere quel suono lì.»
Rkomi: «Deve seguire esattamente quelle sillabe.»
Irama: «Sì, sono “malato” su questa cosa. Invece Mirko a volte mette una cosa che non c’entra niente ma suona comunque.»
Rkomi: «Se il concetto suona e arriva prima è meglio.»
Irama: «Cioè, Mirko dice una cosa e pensi “è impossibile, non suonerà mai”. La canta e suona bene. Poi la canto io e non suona uguale. Non so se ci siamo spiegati.»
Nella canzone “Sexy“, in particolare, con Guè, ci sono dei riferimenti a cosa vi chiedono nei Direct, nei messaggi privati sui social. A voi cosa chiedono maggiormente nei DM? Tra l’altro, recentemente, Lazza ha polemizzato parlando proprio di quanto siano inopportuni alcuni DM.
Rkomi: «È abbastanza normale, facendo questo lavoro lo sai.»
Irama: «Spesso arrivano “nudini”. Foto nude insomma. Ma non tanto messaggi inappropriati.»
Cosa vi scrivono più spesso?
Rkomi: «Spesso complimenti. Poi alcune critiche costruttive, tante volte critiche non costruttive, però, insomma, fa parte del gioco.»
Irama: «Quand’ero piccolo, la prima volta che pubblicai qualcosa sui social, si usava molto Facebook, qualcuno mi insultava e io ci rimanevo di un male.»
Tipo? Cosa ti dicevano?
Irama: «Ad esempio, in uno avevo la maglietta dei Ramones. A me piace il rock, ma in quel video non stavo facendo rock. Allora mi hanno detto “sei un co***one perché stai indossando la maglietta dei Ramones”. Era un frustrato. Ho imparato tantissimo da quello: più ti criticano, più stai facendo bene le cose. È una cosa orribile, però funziona così. Quando ti metti tanto in gioco, anche se sei una persona nuova che inizia a fare questo mestiere, se ricevi tante critiche non c’è bisogno di scoraggiarsi perché forse stai facendo bene. Non sempre, ma probabilmente stai remando nella direzione giusta, ti stai esponendo dove gli altri non hanno il coraggio di farlo. È positivo a volte.»
Rkomi: «Sono d’accordo, può essere il termometro.»
Tutte le canzoni dell’album hanno questi video fatti nell’ascensore. La domanda è spontanea: perché?
Irama: «È un concetto che è stato sviluppato tanto da me da Mirko. Volevamo rendere il concetto della pressione, e per noi l’ascensore per noi poteva essere un luogo adatto. Sai quando rimani chiuso nell’ascensore?»
Come la macchina nella copertina dell’album.
Rkomi: «Esattamente.»
Irama: «È tutto collegato col concetto di “No stress”, l’idea di non avere pressioni. Infatti quando diciamo “No stress” non stiamo dicendo che la prendiamo alla leggera, ma viviamo queste pressione in modo positivo.»
Rkomi: «Per quello nella copertina siamo in macchina ci sono anche tante ragazze. Non è una cosa negativa, è una pressione positiva, non ci stiamo lamentando delle bellissime cose che ci sono successe. La stiamo rappresentando in questo modo.»
Chi ha scelto la copertina dell’album? Sono scelte che si fanno insieme?
Rkomi: «Abbiamo fatto tantissimo brainstorming insieme ai nostri creativi.»
Irama: «Poi Mirko è molto bravo in queste cose, tira fuori molte volte il significato.»
Rkomi: «Col senno di poi, non sono mai contento. Si poteva sempre fare meglio.»
Irama: «Come dicevamo prima, bisogna vederle dopo le cose. Bisogna aspettare anni e guardarsi indietro per capirle fino in fondo.»
A sto punto vi facciamo un giochino, il gioco dell’ascensore. Siamo in un ascensore e ad ogni piano le porte si aprono su qualcuno o qualcosa e voi dovrete scegliere se fermarvi a quel piano o continuare a salire.
Irama: «Ho già paura.»
Primo piano. Si aprono le porte. Emily Ratajkowski. Chi si ferma e chi sale?
Irama: «Io salgo.»
Rkomi: «Non scendi?»
Irama: «No.»
Rkomi: «Con quella faccia lì lo dici?»
Irama: «Le faccio un applauso, poi salgo però.»
Rkomi: «Io scendo un attimino. Son sincero.»
Secondo piano. Si aprono le porte. Amadeus con un cartello in mano “Cercasi partecipanti Sanremo 2024”. Chi si ferma e chi sale?
Irama: «Oddio. Io scendo a dargli il cinque ad Amadeus.»
Rkomi: «Magari gli do un cinque, gli voglio bene, ma risalgo.»
Terzo piano. Si aprono le porte. Ernia con l’idea di fare un joint album Chi si ferma e chi sale?
Rkomi: «Oggi? In questo momento?»
Sì, oggi.
Rkomi: «Gli do un abbraccio gigantesco ma risalgo. Perché vengo da questo bellissimo progetto in due e ho bisogno un po’ di me.»
Irama: «Uguale. Poi Mirko ed Ernia hanno avuto uno storico bellissimo. Grande Ernia, un saluto, veramente fortissimo.»
Quarto piano. Si aprono le porte. C’è Antonio Conte che firma come nuovo allenatore del Milan Chi si ferma e chi sale?
Rkomi: «Mah, io ho pareri contrastanti su questo. Io mi fermo.»
Irama: «Io salgo, non capisco niente di calcio.»
Ti piace la box, vero? Anche MMA, UFC.
Irama: «Sì.»
Mentre Mirko è grande tifoso del Milan.
Rkomi: «Tifosissimo.»
Quindi vorresti Conte al Milan?
Rkomi: «Sì.»
Quinto piano. Si aprono le porte. Vivere in America per sempre. Chi si ferma e chi sale?
Irama: «Per sempre? Ma posso fare avanti e indietro o devo stare lì fisso?»
No, stai lì fisso.
Irama: «Dove voglio? Miami barca? Ragà, faccio le valige. Ma poi come faccio? È uno smacco all’Italia. Scendo, faccio il figo, ma poi torno su.»
Rkomi: «No, io vado su diretto.»
Non ti affascina?
Rkomi: «No. In questo momento storico no.»
Sesto e ultimo piano. Si aprono le porte. Kiss Kiss a voi! Dovete uscire, ragazzi è l’ultimo piano!
[ridono, ndr]
Prima di salutarci, ricordiamo le date. Napoli, Roma, Milano, Bologna e Torino.
Irama: «Non vediamo l’ora. Per adesso sono state delle date bellissime.»
Rkomi: «È la prima volta che faccio date così attaccate, quindi non ci stiamo rendendo conto. Ieri eravamo a Firenze, oggi Napoli. Questa è la terza data. Sabato siamo di nuovo a Roma.»
Cosa diciamo a chi ha già comprato il biglietto per una delle date?
Rkomi: «Vi aspettiamo, vi vogliamo bene e non vediamo l’ora di divertirci tutti insieme.»
Irama: «Vi daremo tutto.»
Aggiungerei anche: venite ai concerti senza stress. No stress.
Irama: «Esatto, una birretta.»
Rkomi: «Però così sarebbe senza compagno o compagna. O senza figli, poverini. Senza stress, ma con amore.»
Grazie mille a Rkomi e Irama!
Irama: «Ciao raga!»
Rkomi: «Un abbraccio.»