Oggi in Dedikiss abbiamo avuto in collegamento l’attore Paolo Ruffini per parlare con lui di Nina, la ragazza Down che ha combattuto per ottenere il suo diploma.
Commentiamo la notizia di Nina Sorrentino, una ragazza affetta da sindrome di Down che non ha mollato per avere il suo diploma e abbiamo deciso di invitare Paolo Ruffini che è in collegamento con noi. Ciao Paolo, benvenuto.
Kiss kiss a tutti!
Grazie per avere accettato il nostro invito. Volevamo commentare subito con te questa notizia perché tu negli ultimi anni hai dimostrato tanta apprensione, affetto e voglia di collaborare con i ragazzi affetti da sindrome di Down.
Assolutamente sì perché mi diverto molto. Il mio migliore amico ha la sindrome di Down e trovo che siano persone che hanno qualcosa di molto interessante. Sto meglio con loro. Le persone che hanno i cromosomi normali come io e voi forse sono diventate anche un po’ banali, un po’ violente e noiose per certi aspetti. Quando io sto con loro mi diverto molto di più. Magari è deludente, però è anche una cosa abbastanza egoistica. Lo faccio perché imparo molto e mi sento meglio io.
Questo è un ottimo spunto di riflessione per i nostri ascoltatori. Proprio Paolo ha lavorato a teatro con un gruppo di questi ragazzi. L’argomento di oggi è non mollare mai e tu in questi giorni hai presentato al Giffoni Film Festival un film dal titolo Sospesi ed è il primo diretto dai ragazzi della comunità di San Patrignano.
Esatto. Se posso però commentare quello che ha fatto la ragazza Down che non ha mollato, sono contento perché mi sembra una bella notizia, ma non dovrebbe essere una notizia. Sono dell’idea che dovrebbe essere assolutamente normale che una persona come Nina si possa diplomare. Sono convinto che le persone con la sindrome di Down spesso non sono capaci di fare le cose perché nessuno gliele chiede. Ma nella misura in cui vengono stimolate come chiunque altro riescono a fare cose che farebbe qualsiasi altra persona. Per esempio, prima esistevano i ristoranti dove c’erano i camerieri solo con la sindrome di Down. Adesso fortunatamente tanti ristoranti in Italia stanno assumendo persone con la sindrome di Down. Questo lo trovo eccezionale perché non deve fare più notizia. Non importa quanti piatti porti con due mani. Importa il sorriso con cui li porti e quindi non è detto che l’eccellenza sia necessariamente l’efficienza o la velocità. Per me l’eccellenza è la lentezza e il sorriso. E forse preferisco che il piatto me lo porti una persona con sindrome di Down che mi sorride rispetto a tanti altri. Loro hanno una confidenza con la felicità che a noi manca. La loro capacità è straordinaria. A me piace lavorare con persone che so che non inizierebbero una guerra e non è poco.
Ci hai fatto emozionare con queste parole Paolo.
Vi do una notizia bellissima. Finalmente veniamo con lo spettacolo a Napoli. Vi do questa anteprima. Il 20 di ottobre a Fuorigrotta e devo ringraziare Luca Trapanese che è intervenuto per farci invitare con la mia compagnia e venire la prima volta a Napoli.
Ti facciamo una promessa. Passi qui negli studi di Radio Kiss Kiss ad ottobre così facciamo una chiacchiera più dettagliata sul tuo spettacolo.
Va bene, ci organizziamo. Su quello a cui avete accennato prima, Sospesi è una bellissima operazione che ho fatto con i ragazzi di San Patrignano. È un’altra operazione stupenda. Ho un consiglio però da dare a tutti quelli che vi seguono. Sono bellissimi i social, ma consiglio di aggiungere una vocale in più e trasformare social in sociali. Sui social a volte c’è un mondo distorto e invece la nostra realtà può essere meravigliosa e anche un abbraccio o una stretta di mano sono elementi che vanno fatti perché ci rendono un po’ più vivi, felici e sorridenti.
Paolo grazie per essere stato con noi e per le splendide parole che ci hai regalato. Ti aspettiamo negli studi di Radio Kiss Kiss. Un abbraccio e in bocca a lupo per tutto.
Grazie infinite e buon lavoro.