LP: “Non pensavo di diventare cantante, volevo giocare a calcio. Ecco com’è nata Lost On You”

LP è stata ospite a Radio Kiss Kiss. Ci ha parlato del suo tour, del nuovo album, della sua carriera e delle sue più grandi passioni.

LP è stata nei nostri studi per un'intervista con Lucilla, Max e Max.

Finalmente abbiamo in diretta nei nostri studi LP!

«Thank you, grazie!»

Ha raggiunto 3 miliardi di stream, fa sold out in tutto il mondo e ora aspettiamo il suo nuovo album "Love Lines". Visto che esce il 29 settembre e stiamo ascoltando "Golden" ti chiediamo: con quali emozioni ti sei confrontata? È un album molto sentito.

«Penso di aver affrontato diversi tipi di sentimenti riguardanti diverse persone. Siamo tornati alla vita normale e sono tornate le relazioni, la mia vita normale con i tour. E ho capito cos'è importante nel periodo post-pandemico e cos'era rimasto invariato. Ci siamo visti con tre amici musicisti e abbiamo composto alcuni pezzi, prima alla Cayman e poi a Palm Springs, e dopo averli sentiti abbiamo pensato "wow, dovremmo scriverne altri". Così è venuto fuori il nuovo album, ed è molto bello.»

Da quali segnali capisci che una canzone che hai scritto potrà essere un successo?

«Non lo so mai, un pezzo può essere un successo ma anche no. Di solito quando non riesco a smettere di ascoltarlo, quando sento che è qualcosa che merita di essere nel disco. A quel punto sento un senso di liberazione.»

Prima hai citato Palm Springs. Hai un luogo dove ti trovi meglio a scrivere? Una sorta di comfort zone, può essere dappertutto, non so, in treno, in bagno.

«Ho capito che mi piace cambiare ambiente in cui sto, e mi piace stare nei posti belli. Molti posti in cui voglio andare sono rilassanti per le persone, e anche io mi rilasso un po' ma è parte della scrittura. Anche coi miei ultimi co-compositori ci alzavamo la mattina in questo bellissimo posto, andavamo a camminare o a correre, facevamo yoga o stavamo in natura, poi ci bevevamo qualcosa.»

Dove hai scritto quel capolavoro di "Lost on you"?

«In un piccolo studio di Hollywood. Mi ricordo che c'era il bagno al piano superiore e avevo in mente il titolo Lost on you già da qualche mese, mentre ero in tour. Ero nel retro del van, ascoltavo musica e avevo in testa il ritornello e il titolo. Appena ho iniziato a suonarla ho pensato "oh, wow". Mi ricordo che sono andata in bagno e quando sono tornata ho semplicemente cantato When you get older plainer, saner [il primo verso del brano, ndr] e mi son detta "che diavolo è questa cosa?" Poi sono andata una seconda volta e quando sono scesa di nuovo giù ho canticchiato Smoke 'em if you got 'em e ho pensato "ma che sta succedendo?" Allora ho pensato che fosse qualcosa che c'era nel bagno. Non so perché stesse nutrendo la mia creatività, a quel punto mi sono detta di tornare di nuovo in bagno!»

Hai qualche talento nascosto?

«Gioco a calcio da una vita. Non ho mai pensato che sarei diventata una cantante, volevo essere una calciatrice professionista.»

In che ruolo hai giocato?

«Ala sinistra, sono in grado di correre tanto, ho tanta resistenza.»

L'album uscirà a settembre, il tour inizia negli Stati Uniti lo stesso mese e ha già delle date sold out. Sarai anche in Italia?

«Sì, torno a febbraio.»

Grazie davvero per essere stata con noi LP!

«Grazie a voi!»

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