Cantante, musicista, attore e conduttore televisivo italiano. È considerato una delle colonne portanti della musica leggera italiana, l’eterno ragazzo Gianni Morandi è l’ospite di questo appuntamento con “Fuori Tutto” condotto da Pippo Pelo su Radio Kiss Kiss. Ci ha raccontato della sua ultima esperienza all’Ariston e della sua vita.
Pippo Pelo: «È stato bellissimo vederti sorridente sul palco dell’Ariston, hai fatto saltare tutti dalle poltrone. Devo dirti grazie!»
Gianni Morandi: «Beh, io ringrazio un po’ anche Jovanotti, che ha scritto due canzoni per me in un momento delicato. Non solo la pandemia, che ci portiamo addosso da due anni, ma io ho avuto anche l’incidente di cui porto ancora i segni. La musica mi ha aiutato, è stata una terapia. La scorsa estate è nata la canzone “Allegria”, che mi ha riportato a cantare e mi ha fatto bene allo spirito e al fisico. Poi è nata anche la canzone per Sanremo.»
Pippo Pelo: «L’incontro con Jovanotti è quello che ti ha un po’ cambiato la vita?»
Gianni Morandi: «Direi di sì. Io ho avuto grandi incontri, con Morricone, Claudio Baglioni, Celentano, con Ruggeri e Tozzi, però l’incontro con Jovanotti in questo momento mi ha ridato forza, mi ha ributtato nella mischia.»
Pippo Pelo: «Cosa ne pensi della direzione artistica di Amadeus?»
Gianni Morandi: «Amadeus, mi hanno detto, fa un po’ tutto da solo, e non gli si può dire niente. Ha fatto un Festival straordinario con degli ascolti che non si facevano da tanto. Ha trovato una formula pazzesca, infatti gli hanno chiesto di fare anche il quarto Sanremo, ma lui non ci pensa proprio…»
Pippo Pelo: «Tu presenteresti di nuovo Sanremo?»
Gianni Morandi: «No, non avrei quell’energia straordinaria che serve non solo in quella settimana, ma già da mesi prima. Dei “miei” Sanremo sono orgoglioso di aver portato in gara artisti “improbabili”, tra cui Roberto Vecchioni, che non voleva saperne di Sanremo. Poi ho portato Battiato e perfino Lucio Dalla. Oggi, però, sono cambiati i tempi, con artisti che si mettono in gioco, tra cui Elisa, Emma, Ranieri. Sanremo è un palcoscenico così importante, ne vale la pena!»
Pippo Pelo: «Il tuo pezzo “Apri tutte le porte” è piaciuto a tutti e sei entrato nel cuore di tutti. Come hai fatto?»
Gianni Morandi: «La musica non è determinata dall’età e non cambia con l’età. È chiaro che ci vogliono anche delle combinazioni astrali e delle collaborazioni giuste. Sono cose misteriose, perché se fosse facile fare canzoni di successo, le canzoni sarebbero tutte belle e tutte grandi successi. Io ho inciso 600 canzoni, ma non sono tutte belle, alcune sono brutte.»
Pippo Pelo: «Escludendo “Apri tutte le porte”, quale tra le tue canzoni sarebbe l’inno di Gianni Morandi?»
Gianni Morandi: «L’Inno di Gianni Morandi? Non saprei, ricordo con piacere: “Andavo a 100 all’ora”, “Fatti Mandare dalla Mamma”, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” ed “Uno Su Mille”, canzone che mi ha riportato nelle case della gente, e mi ha riportato credibilità dopo anni di crisi. Ma le persone se ne ricordano tante altre.»
Pippo Pelo: «Jovanotti ha detto che tu sarai al Jova Beach Party 2022. È vero?»
Gianni Morandi: «Io voglio andarci. Sono 22 date ma io farei tutto il tour con Lorenzo.»
Pippo Pelo: «Tu sei un grande artista e ne hai vissute tante. C’è stato un momento in cui avresti chiuso le porte al mondo della musica?»
Gianni Morandi: «Negli anni ’60 io ho avuto il massimo che si poteva ottenere in Italia e avevo un team meraviglioso. Poi arrivarono gli anni ’70, che cambiarono la musica e la società. Arrivarono nuovi cantanti che spiazzarono, legati ad un mondo diverso. Quindi fui messo un po’ da parte e pensai che fosse tutto finito. E mi stavo adattando a questa nuova situazione che è durata molti anni, in cui non ho fatto niente. Ed era difficile anche farmi ascoltare dalla mia casa discografica, che prima mi stendeva tappeti rossi e poi invece mi lasciava un po’ fuori dalla porta. Era colpa mia, perché non sapevo adattarmi e proporre cose buone.»
Pippo Pelo: «Però la tua storia è un incoraggiamento per tutti a non arrendersi…»
Gianni Morandi: «Sì, credo che ognuno debba trovare dentro di sé la forza per alzare la testa, per non lasciarsi andare. Poi nella vita ci vuole anche un po’ di fortuna!»
Pippo Pelo: «Iva Zanicchi, a 82 anni, ha dichiarato che fa l’amore. E tu? Cosa ne pensi?»
Gianni Morandi: «Ti racconto un episodio successo a Sanremo. La prima persona che ho incontrato è stata la Rettore che, guardando la mia mano, ha detto: “Ma cosa fai, non fare il contadino, fai l’amore con tua moglie!”. Mi ha fatto pensare. Io ho una moglie giovane, ovviamente cerco di essere presente il più possibile.»
Pippo Pelo: «Hai un talento nascosto che nessuno conosce?»
Gianni Morandi: «Beh, sono un giocatore di carte abbastanza agguerrito. Posso giocare con le carte napoletane, ma anche con quelle da poker. Sono abbastanza forte. E poi gioco molto a Tressette a Pizzico (in due giocatori).»
Pippo Pelo: «Cosa ha detto tua moglie dell’episodio in cui hai pubblicato in anteprima su Facebook la canzone di Sanremo?»
Gianni Morandi: «Non credeva ai suoi occhi, perché era una cosa gravissima. Tutti ci eravamo impegnati tantissimo e rischia di avere tutto in fumo. Poi per fortuna ci siamo salvati. Mi ha chiamato Fedez e mi ha detto “se hai bisogno di un social media manager sono a disposizione e sono l’unico che ti può capire”. Infatti, con il precedente di Fedez, la Rai mi ha salvato. Mia moglie si è un po’ incavolata e per qualche giorno mi tolse il telefono.»
Pippo Pelo: «Com’è stato lavorare con Mousse T?»
Gianni Morandi: «Lui è molto amico di Jovanotti. Si conobbero 30 anni fa quando entrambi facevano i dj. Poi lui ebbe quel clamoroso successo con Tom Jones con la canzone “Sex bomb” ed è stata un’idea di Lorenzo di chiamarlo per fargli dare un suono a questa canzone. Il suo sound credo abbia arricchito molto la canzone. Inoltre, a Sanremo si è preoccupato di far suonare tutta l’orchestra.»
Pippo Pelo: «Ci dici una canzone rappresentativa della tua vita e che vuoi dedicare a qualcuno?»
Gianni Morandi: «Ci sono tante canzoni italiane che mi piacciono, ma “I Migliori Anni Della Nostra Vita” di Renato Zero mi commuove. La voglio dedicare ad Anna, i miei migliori anni sono quelli che vivo insieme a lei, da quando stiamo insieme sembra che le cose mi sorridano in maniera diversa.»
Pippo Pelo: «Che effetto ti ha fatto cantare la tua canzone al tuo pubblico?»
Gianni Morandi: «Ho avuto la sensazione che la canzone stesse decollando. In quel caso, le canzoni partono, non sono più tue, ma della gente. Le senti cantare per strada, e questo è bello.»
Pippo Pelo: «Cosa ti ha detto la tua famiglia quando sei tornato dal Festival?»
Gianni Morandi: «Ho cinque nipoti, tutti bravi. Avevano un’aria sorpresa, ma erano molto contenti di me! Tutti maschi, mi manca una nipote femmina.»