L’intervista di Alfa con Marco e Raf
È uscito il suo nuovo album “Non so chi ha inventato il mondo ma so che era innamorato”, è il sognatore della musica italiana, è qui con noi Alfa!
«Ciao! Il sognatore, mi piace!»
Abbiamo trovato molto bello il discorso che hai fatto al Forum [Alfa che dice al pubblico: “Se ci ripenso, ero così timido che non riuscivo a parlare, oggi canto al Forum d’Assago. Spero che la mia storia vi possa ispirare. Qualsiasi sia il vostro sogno, vi giuro, si può fare!”, ndr]. Era preparato o ti è uscito spontaneo?
«Tutto improvvisato, infatti ho balbettato anche un po’. Era la fine del concerto, ho fatto due ore al Forum d’Assago di fronte a 12.000 persone. Il mio primo live è stato in una gelateria, il salto l’ho sentito. È come se mi fossi ricordato dei sacrifici e del percorso fatto negli ultimi sei anni. L’ho detto col cuore.»
Quindi non parlavi davvero a scuola? Eri così timido?
«Sì, una volta ho chiesto di farmi interrogare in separata sede. Ero molto timido e non ero in una classe molto empatica.»
Non si direbbe.
«Ora sì, perché ho lavorato molto su questo. Ho fatto tanto psicologo.»
È un percorso importante.
«Anche la musica mi ha aiutato, ti dico la verità. Ho iniziato perché mi sentivo solo a scrivere canzoni, ma oggi che è anche il mio lavoro ho dovuto lavorare sul mio carattere per fare interviste. Mi ha dato un’occasione per crescere.»
Abbiamo visto che hai aperto il canale social a Roberto Vecchioni.
«Sì, perché il Professore è in rampa di lancio sui social. Ha preso un botto di follower con la nostra cover, lui probabilmente nemmeno sa cosa vuol dire. Gli ho detto “lo sa che siamo in top 50?” e lui mi ha detto “Che cosa vuol dire?” Va bene lo stesso.
Ma è vero che ha analizzato il testo di “Sogna ragazzo sogna” come se fosse una versione di greco?
«Meraviglioso. La prima volta che ci siamo visti mi ha abbracciato, mi ha messo in soggezione. Poi tira fuori il testo dallo zaino e lo commentiamo come se fosse un compito in classe. È stato incredibile.»
Che correzioni erano?
«Andando nel particolare, in un verso dico “salgo sopra questo palco per giocare con la vita”. Io avevo scritto “per giocarmi la vita”. Lui mi ha detto “guarda che non stai salendo sul palco per giocarti la vita. Anche se va male tu spacchi comunque, metti per giocare con la vita.” Per me è stata una cosa incredibile. Un uomo e un artista di uno spessore e una grandezza gigantesche. Uno dei pochi che dà un’occasione ai ragazzi. Mi ha lasciato il palco e mi ha dato un’occasione per essere ascoltato.»
È stata bella l’immagine di lui che fa un passo indietro, alla serata delle cover, e ti lascia lo spazio. Come nasce l’idea della cover e di pubblicarla? Sono stati i fan a chiederlo?
«E sì, non contavamo di pubblicarla, ma con tutta l’esplosione online ci siamo detti di inciderla. la storia mia con Vecchioni nasce perché i miei genitori si sono innamorati con una sua canzone, Luci a San Siro. Se sono su questa terra è anche grazie a lui. Io sono cresciuto col poster di Vecchioni, ed è incredibile come la vita prenda direzioni strane. Avevo scritto il finale di Sogna ragazzo sogna non per Sanremo, già per i fatti miei. Il mio manager lo sapeva, l’ha contattato e il Professore ha visto il testo e ha detto “facciamolo”»
“Non so chi ha inventato il mondo ma so che era innamorato”: come ti è venuta l’idea di questo titolo?
«In un posto molto romantico: il bagno del treno regionale. Non proprio il massimo. ma in quel momento ero innamorato, più dell’amore che di una ragazza in particolare. Mi piaceva l’idea di dare un po’ di speranza. Post Covid c’è tanta ansia, tanta aggressività, ma a me la vita piace.»
Nel bagno del treno? Ma cosa facevi?
«Facevo la pipì, e cosa facevo. Sai quando fai la pipì e poi pensi, hai presente no? Il mio orizzonte di pensieri si allarga tantissimo. E se la fai da seduto si allarga tantissimo l’orizzonte, se la fai in piedi devi pensare a centrare. In quel momento ho avuto l’epifania del titolo del disco, che parla d’amore in modo universale. Dell’amore non mio, ma quello che osservi, che vedi per strada, l’amore di una coppia, del nonno che porta il nipote a scuola. Come i vecchi cantautori, che raccontano storie.»
Sarai in tour già ad aprile. Padova, Torino, Napoli, Firenze, Roma e nuova data al Forum. Ci dai un piccolo spoiler?
«No!»
Ma da tradizione lo facciamo qua in diretta.
«A Napoli ci sarà un ospite internazionale.»
Vecchioni ci sarà in una di queste date?
«Sì.»
È stato con noi Alfa!
«Ciao!»