Mirò – Il costruttore di sogni è l’esposizione che andrà in scena al Museo Storico della Fanteria di Roma in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7. L’evento si terrà dal 14 settembre 2024 al 23 febbraio 2025 e porterà i visitatori nell’universo di Joan Miró (1893-1983), il grande pittore e scultore surrealista che ha dedicato la maggior parte della propria carriera alla sperimentazione artistica.
La sua arte è stata sempre accostata alla cosiddetta avanguardia surrealista, di cui è stato membro dal 1924 al 1929, anno nel quale lascia il movimento, senza però allontanarsene del tutto. L’abbandono è stato provocato soprattutto dalla rigidità schematica del teorico più importante del surrealismo, André Robert Breton (1896-1966).
La mostra curata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva e prodotta da Navigare SRL intende offrire un itinerario sulla visione artistica di uno dei più grandi nomi del Novecento che, insieme a Dalì e Picasso, compone il trio iberico in grado di influenzare il corso della storia dell’arte.
La rassegna ha un carattere antologico ed espone al pubblico prestiti che provengono da collezioni private e dalla Galerie Lelong di Parigi. Complessivamente si contano più di 100 opere artistiche che comprendono dipinti, acquerelli, ceramiche, disegni, libri, documenti ed opere grafiche.
Il percorso espositivo si suddivide infatti in differenti aree tematiche che raccontano dettagliatamente il lavoro creativo di Joan Mirò:
–Litografie: la grafica è stato uno dei grandi amori di Mirò e in questa sezione si possono osservare litografie ed acqueforti nelle quali è espresso a pieno il genio creativo dell’artista
–Poesia: le illustrazioni per i libri di poesia è un’altra passione del maestro che si lasciava trasportare dalle parole di Prevert, Tzara e altri poeti del suo tempo
–Pittura: con i suoi dipinti ad olio e ad inchiostro Mirò mette in evidenza la parte più ludica e giocosa della sua arte. Le esplosioni cromatiche simbolo di libertà ci portano in un universo immaginario capace di far uscire il fanciullo nascosto dentro di noi
–Ceramica: al di là della sua collaborazione con lo scultore ceramista Josep Llorens Artigas, Mirò ha individuato una sua espressività personale nelle porcellane di Bernardaud
–Derrière le Miroir: la rivista Derrière le Miroir ha accolto alcune importanti opere grafiche dell’artista spagnolo, obbligato a contenere la sua immaginazione su fogli litografici di spazio predefinito che però non inficiano il lirismo delle sue opere
–Manifesti: i manifesti creati da Mirò sono ciò che di più pertinente ci sia da usare per veicolare messaggi promozionali. Infatti, la sua identità diventa un ponte tra pubblicità e arte e gran parte di questi manifesti sono eseguiti in forma di stampa litografica con l’ausilio di Mourlot, uno dei più noti stampatori d’arte del mondo
–Mirò e i suoi amici: la sezione narra per immagini e opere il rapporto di Mirò con i suoi colleghi e amici dell’epoca. Negli anni parigini ha stretto forti legami con Max Ernst, Jean Arp e Paul Eluard, nonché con i suoi connazionali Picasso e Dalì. A questi nomi si aggiungono Tristan Tzara e André Breton che hanno ispirato la sua crescita umana e artistica.
Radio Kiss Kiss è media partner della mostra Mirò – Il costruttore di sogni che vi attende a Roma al Museo Storico della Fanteria dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 19:30 e sabato e domenica dalle 9:30 alle 20:30.