Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto il piacere di avere in collegamento Dario Sammartino, giocatore di poker italiano che ci ha raccontato qualcosa in più sulla sua professione.
Visto che sono appena iniziate le Olimpiadi, stiamo parlando di sport in senso lato, ovvero tutte quelle attività svolte grazie alle proprie capacità psico-fisiche in maniera agonistica o ricreativa. In questa descrizione rientrano tutti i tipi di sport, da quelli classici a quelli alternativi come il gaming e il poker. A tal proposito abbiamo in diretta con noi Dario Sammartino, campione italiano di poker che recentemente a Las Vegas ha vinto il suo primo braccialetto della World Series of Poker. Buongiorno Dario, benvenuto!
Buongiorno ragazzi.
Allora, che iter hai fatto per raggiungere il tuo livello?
Io ho iniziato da ragazzo. A 15-16 anni già giocavo a poker tra amici per divertimento. Poi con il tempo ho iniziato a studiare il gioco. Ho fatto esperienza girando tutti i casinò italiani ed europei e poi quelli mondiali. Quindi sono più di 20 anni che gioco a poker per professione e tutto questo tempo mi ha permesso di capire bene il gioco e di imparare a vincere.
Insomma, un iter come uno sport qualsiasi. Hai detto di avere incominciato quando eri ragazzino, ma come si evita di cadere nel lato oscuro di ogni sport? Qual è il passaggio che permette di diventare professionisti?
È importante far si che questo diventi una professione. Per farlo bisogna seguire le regole. Il primo consiglio che posso dare a chiunque voglia provare a iniziare a giocare a poker, cosa molto complicata perché meno dell’1% riesce a farne una professione, è di renderlo una passione, un gioco, senza superare la linea che può condurre al gioco d’azzardo. La cosa importante è giocare in bankroll. Il bankroll è il patrimonio che si mette a disposizione per giocare a poker. Oltre quella somma che hai deciso che ti puoi permettere di giocare non devi andare. Se uno vuole mettere a disposizione 100 euro per giocare a poker e vuole fare il professionista, dovrà giocare tornei con buy-in da 50 centesimi e un euro in modo che avrà 100-200 buy-in, cioè 100-200 prove per giocare tornei che gli permetteranno di abbattere la cosiddetta varianza, ovvero la fortuna o sfortuna.
Quindi metti da parte quei soldi per giocare e basta. Una piccola curiosità prima di chiudere. Ti vediamo spesso giocare con gli occhiali da sole. Non rischi di far vedere le carte agli avversari? O li usi per nascondere le espressioni facciali?
In realtà io preferisco non usare gli occhiali da sole, però quando sono ai tavoli televisivi dove c’è troppa luce sono quasi costretto a metterli. In generale non li uso quasi mai.
Noi ti ringraziamo per la tua disponibilità e ti auguriamo le migliori vittorie.
Grazie a voi e buona giornata.