Maltempo, ancora danni al nord Italia, esondato il Seveso a Milano

Continua l’ondata di maltempo nel nord Italia. Un violento nubifragio si è abbattuto all’alba su Milano, il fiume Seveso è esondato in zona Niguarda e Ca’ Granda dove l’acqua ha invaso le strade creando grossi disagi alla viabilità. Allagati anche i sottopassi Testi, Negrotto e Rubicone e chiusa una linea della metropolitana. Sul capoluogo lombardo è poi tornato il sole e il traffico si sta pian piano regolarizzando, mentre prosegue il lavoro dei vigili del fuoco per allagamenti di strade, sottopassi e scantinati di edifici. Il livello del Lambro è alto ma non ancora critico, mentre a Meda, nel monzese, è esondato il fiume Tarò. Preoccupa il lago di Como, che è vicino all’esondazione.

Registrati allagamenti anche in Brianza e in Valtellina. Nel lodigiano raffiche di vento fino a 70 kmh, per la caduta di un albero bloccata la statale via Emilia tra Casalpusterlengo e Zorlesco. Nella regione oggi è allerta arancione. In Veneto, invece, emesso un avviso di livello di criticità rossa. A Venezia attivato il Mose, dopo che l’acqua in Laguna aveva superato il metro e mezzo. Attese ancora piogge su tutta la regione ed è allerta per le piene dei fiumi. Nella notte le zone maggiormente colpite dalle precipitazioni sono state quelle tra Feltrino e il basso bellunese. Il governatore Zaia riferisce: “La situazione nella regione è in lento miglioramento”.

L’ondata di maltempo si sta abbattendo anche sul Trentino, dove oggi è allerta arancione, causando disagi alla circolazione ferroviaria. Case evacuate in provincia di Trento. Monitorato il fiume Adige per l’attesa della piena. Colpite anche le Alpi, dove si sono registrate frane. L’autostrada del Brennero, chiusa a causa di una frana abbattutasi sull’arteria nel territorio austriaco, è stata parzialmente riaperta.

Anche per il Friuli Venezia Giulia livello di criticità arancione. Il maltempo ha provocato danni e disagi causando la caduta di alberi sulle strade. Registrate abbondanti piogge, forti raffiche di vento e smottamenti in pianura. Mareggiate a Grado, mentre a Trieste il livello del mare è salito fino a raggiungere i bordi dei ponti e della strada in Canal grande, impedendo il transito delle barche. 

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