Violenza sulle donne: vittime di abusi oltre 12,5 milioni

Almeno una volta nella loro vita il 51% delle donne italiane tra 18 e 84 anni sono state vittima di un episodio di violenza fisica o psicologica. Il dato -che evidenzia un fenomeno particolarmente esteso- emerge dallo studio dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr che evidenza tra l’altro come, nel 46% dei casi, la vittima non abbia denunciato l’accaduto per perdono, vergogna, paura, ma anche per sfiducia nel sistema giudiziario. “A subire episodi di violenza sono soprattutto donne sotto i 60 anni con un livello di istruzione medio-alto, un lavoro e un reddito medio, coniugate o conviventi, e oltre la metà ha figli” spiega Sabrina Molinaro ricercatrice del Cnr e responsabile dello studio. A perpetrarli, il più delle volte, sono persone vicine alla vittima. Le violenze fisiche nel 46,9% dei casi avvengono per mano di familiari conviventi, nel 35,6% a commetterle sono ex partner.

Lo scorso anno, le porte dei pronto soccorso italiani si sono aperte 14.448 volte per accogliere una donna vittima di violenza. Per molte di loro -circa l’8%- non era la prima volta. Ma spesso, troppo spesso, questi atti di violenza sfociano in un femminicidio. Dal 1 gennaio fino al 21 novembre 2023 sono state uccise 106 donne. E se negli ultimi anni, il numero degli omicidi in generale nel nostro paese è calato marcatamente, quello delle donne uccise no. Nei primi anni Novanta, secondo i dati Istat, per ogni donna uccisa erano uccisi cinque uomini. Questo rapporto nel 2021 è arrivato a 1,6.

Per dire stop a questa emergenza, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne ha portato nelle piazze italiane migliaia di persone. Da Torino a Roma (con il corteo fucsia organizzato da “Non una di meno”) a Messina. Iniziative anche a Napoli, Genova, Palermo, Firenze, Bari e Milano. Tutto per tornare a dare voce a chi voce è stata tolta.

“Contro la violenza sulle donne non sei sola, chiama il 1522”. E’ lo slogan lanciato dal governo proiettando la scritta sulla facciata di Palazzo Chigi, illuminato di rosso per l’occasione. “E’ un numero che si può chiamare a ogni ora se si ha paura e si può trovare dall’altra parte qualcuno che può aiutare” ha spiegato la premier Giorgia Meloni che sottolinea: “Siamo libere e non c’è nessuno che può toglierci quella libertà o pensare di possederci”.

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