Giorno del Ricordo: Mattarella e Nordio commemorano le vittime delle foibe

Il Presidente della Repubblica e il Ministro della Giustizia ricordano le vittime delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Mattarella: “Tragedia sottovalutata e disconosciuta”

In occasione del Giorno del Ricordo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato alla cerimonia ufficiale al Quirinale, sottolineando l’importanza di ricordare le vittime delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati. “La tragedia degli esuli fu sottovalutata e disconosciuta”, ha affermato Mattarella, evidenziando come per troppo tempo la sofferenza di queste persone sia stata ignorata. Il Presidente ha inoltre parlato di “spietata violenza” perpetrata dal regime di Tito contro gli italiani, sottolineando che ci fu un vero e proprio “occultamento” di quanto accaduto. Mattarella ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria di questi eventi per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

Nordio: “Vittime di un’ideologia infame”

Anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha voluto esprimere il suo pensiero in occasione del Giorno del Ricordo, definendo le vittime delle foibe “nostri fratelli” e sottolineando come siano state vittime di “un’ideologia infame”. Nordio ha partecipato a una cerimonia a Trieste, dove ha ribadito l’importanza di riconoscere e ricordare il dolore subito da queste persone. “Non possiamo dimenticare ciò che è accaduto”, ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che il ricordo di queste tragedie deve servire da monito per il futuro. Nordio ha inoltre sottolineato la necessità di un impegno comune per mantenere viva la memoria storica e promuovere la verità su questi eventi.

Commemorazioni e polemiche politiche

Le commemorazioni del Giorno del Ricordo hanno visto la partecipazione di diverse figure politiche, ma non sono mancate le polemiche. Secondo alcune fonti, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, avrebbe criticato il governo per la gestione delle celebrazioni, definendole “un insulto”. Tuttavia, altri esponenti politici hanno sottolineato l’importanza di unire il Paese nel ricordo delle vittime, al di là delle divisioni politiche. Le cerimonie si sono svolte in diverse città italiane, con momenti di raccoglimento e riflessione per onorare la memoria di chi ha sofferto a causa delle foibe e dell’esodo. L’obiettivo comune è quello di mantenere viva la memoria storica e promuovere una cultura di pace e rispetto reciproco.

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