La Global Sumud Flotilla continua la sua missione umanitaria a circa 120 miglia nautiche dalla Striscia di Gaza, mantenendo una navigazione lenta ma costante di 5 miglia all’ora. Al momento, secondo quanto riferiscono gli attivisti a bordo, non sono arrivati segnali di “alt” dalle autorità israeliane. Tuttavia, la tensione resta alta: i partecipanti sono consapevoli della possibilità di un avvicinamento o di un eventuale abbordaggio durante la giornata. Tra di loro anche il deputato Pd Arturo Scotto, che ha sottolineato come l’equipaggio sia “in allerta permanente” e pronto ad applicare i protocolli di sicurezza.
La notte appena trascorsa è stata particolarmente movimentata. Intorno alle 3, mentre la flottiglia entrava in una zona definita ad alto rischio, sono aumentate le attività di droni e alcune imbarcazioni non identificate, con luci spente, hanno avvicinato le navi della missione prima di allontanarsi. Testimoni come l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau hanno riferito di manovre di un sommergibile che si sarebbe mosso in cerchio per diversi minuti, aumentando la tensione a bordo.
Nel frattempo, la fregata italiana Alpino ha diramato il secondo e ultimo avviso ufficiale, ribadendo che non avrebbe oltrepassato il limite delle 150 miglia nautiche. Fin dal primo avviso, diffuso martedì alle 16:30, la Alpino si era resa disponibile a “recuperare eventuale personale che avesse voluto essere trasferito a bordo”, offrendo così un supporto logistico e di sicurezza per la missione.
L’eurodeputata Benedetta Scuderi ha documentato la situazione con un breve video postato sui social, mostrando il giubbotto di salvataggio indossato e confermando l’arrivo delle forze israeliane: “Non sappiamo quando potremo riaprire le comunicazioni”, ha spiegato, sottolineando la precarietà della situazione a bordo. Anche Samuel Rostol, attivista norvegese, ha raccontato ad Al Jazeera che l’equipaggio ha trascorso la notte sveglio a causa delle “azioni di disturbo” israeliane, che a suo avviso rappresentano “una tattica per logorarci”, ma ha aggiunto con determinazione: “Le stiamo prendendo tutte con il sorriso”.
Come riportato da Il Fatto Quotidiano la mobilitazione a sostegno della flottiglia non si è limitata al mare. A Roma, durante la notte, studenti del liceo occupato Cavour e aderenti a Osa hanno organizzato un blitz sul ponte Annibaldi, vicino al Colosseo, con fuochi d’artificio, bandiere palestinesi e uno striscione con la scritta “Giù le mani dalla Flotilla”, accompagnato dal grido “blocchiamo tutto”.
La Global Sumud Flotilla prosegue dunque la sua rotta verso la costa di Gaza, tra tensioni e controlli militari, mantenendo alta l’attenzione internazionale sulla missione umanitaria in corso.