La tensione resta altissima attorno alla Global Sumud Flotilla, il convoglio navale che trasporta aiuti umanitari verso Gaza. Gli attivisti hanno respinto la proposta italiana di fermarsi a Cipro per poi far arrivare gli aiuti tramite il Patriarcato latino di Gerusalemme. «Il nostro obiettivo rimane rompere l’assedio illegale e consegnare direttamente gli aiuti alla popolazione assediata di Gaza», hanno dichiarato in una nota.
La posizione della Farnesina
In risposta, l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha ribadito che «chi proseguirà verso Gaza si assume tutti i rischi e sotto la propria responsabilità». La presenza delle navi italiane in zona – tra cui la fregata Fasan e, da oggi, la fregata Alpino – è motivata esclusivamente da esigenze di soccorso umanitario in mare e non costituisce in alcun modo una protezione militare per la flottiglia.
La replica di Israele
Durissima la reazione di Tel Aviv. Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha accusato gli attivisti di «essere al servizio di Hamas», sottolineando che Israele aveva accettato la proposta italiana di scaricare gli aiuti a Cipro e trasferirli in modo sicuro a Gaza. «Non consentiremo la violazione del blocco navale», ha aggiunto.
Le critiche del governo italiano
La premier Giorgia Meloni, da New York, ha definito l’iniziativa «pericolosa e irresponsabile», chiedendo agli attivisti di fermarsi. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva lavorato a una mediazione con Cipro e Israele, coinvolgendo il Patriarcato latino di Gerusalemme e la Cei, ma la proposta è stata respinta dagli organizzatori.
L’allarme degli attivisti
Gli attivisti della Flotilla, che si trovano al largo di Cipro, hanno denunciato «informazioni di intelligence su possibili attacchi israeliani nelle prossime 48 ore» e hanno chiesto alla comunità internazionale di intervenire per garantire un passaggio sicuro.
Pressioni dall’Europa
Intanto, da Bruxelles, 58 europarlamentari hanno scritto a Ursula von der Leyen per sollecitare l’intervento di Frontex, chiedendo che l’Ue garantisca protezione ai cittadini europei a bordo delle imbarcazioni.
