Dazi Ue contro gli Usa: dai Levi’s alla Harley fino ai polli del Kansas

L'Unione Europea risponde ai dazi americani con un piano di contromisure da 21 miliardi di euro.

La risposta dell’Unione Europea

L’Unione Europea ha annunciato un piano di contromisure da 21 miliardi di euro in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti. Tra i prodotti americani colpiti figurano i jeans Levi’s, le motociclette Harley-Davidson e il pollo del Kansas. Questa mossa arriva dopo che l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha dato il via libera all’UE per applicare sanzioni commerciali in risposta ai sussidi illegali concessi dagli Stati Uniti a Boeing. L’UE ha deciso di adottare un approccio mirato, colpendo settori simbolici dell’economia americana per massimizzare l’impatto politico ed economico delle misure. Se i negoziati con la Casa Bianca dovessero fallire, il prossimo 16 maggio scatterà la cosiddetta “fase due”: un pacchetto di contromisure europee dal valore di 13,5 miliardi di euro, mirato a colpire al cuore l’economia degli Stati Uniti. E non sarà una semplice scaramuccia commerciale: l’Unione Europea ha preparato una lista dettagliata di prodotti americani che finiranno sotto tiro, in particolare quelli provenienti dagli Stati Repubblicani. Nel mirino ci sono manzo e pollame provenienti da stati agricoli chiave come Nebraska e Kansas, ma anche il legname di Georgia, Virginia e Alabama. A farne le spese saranno poi settori dell’industria domestica: forni, congelatori, asciugatrici e tosaerba rientrano tra i beni destinati a essere colpiti dai dazi. Ma l’elenco non finisce qui: la “black list” dell’UE colpisce anche i beni di consumo più diffusi e amati, trasformando la dispensa in un vero e proprio campo di battaglia. A rischio ci sono zucchero, miele, cioccolata, caramelle, gomme da masticare, uova, frutta e verdura, oltre a quei prodotti di base che non mancano mai in casa: caffè, tè, spezie, cereali, farine, oli, pasta, pane e biscotti. Nel fuoco incrociato finiscono persino i simboli pop della cultura gastronomica americana: le salse tipiche del fast food come ketchup, maionese e mostarda, oltre alle immancabili bibite gassate e bevande energetiche. Anche il settore moda verrà coinvolto nel braccio di ferro commerciale: giacche, tailleur, sneaker e persino intimo femminile prodotto in Ohio e Kentucky, così come cravatte e papillon dalla Florida, finiranno nella lista dei beni soggetti a dazi. Infine, colpite anche le categorie più inaspettate: shampoo, trucchi, dentifrici, saponi e filo interdentale verranno tassati, in un colpo che coinvolge il settore della cura personale. E non si salvano neppure i lussi più brillanti: saranno interessati anche rubini, zaffiri e smeraldi provenienti dagli Stati Uniti.

Le reazioni politiche

Le reazioni politiche in Europa sono state variegate. Alcuni leader europei hanno espresso sollievo per la possibilità di avviare trattative con gli Stati Uniti, mentre altri hanno sottolineato la necessità di mantenere una posizione ferma. “È un passo necessario per proteggere i nostri interessi economici”, ha dichiarato un funzionario europeo. Tuttavia, non mancano le preoccupazioni per le possibili ripercussioni economiche e politiche di una guerra commerciale prolungata. In questo contesto il Parlamento Europeo ha espresso il suo sostegno al piano, ma ha anche invitato alla prudenza e alla ricerca di soluzioni diplomatiche.

Implicazioni economiche

Le implicazioni economiche di queste misure potrebbero essere significative. I settori colpiti dai dazi europei potrebbero subire perdite considerevoli, mentre i consumatori europei potrebbero vedere un aumento dei prezzi per alcuni beni di consumo. Secondo alcuni analisti, l’impatto complessivo dipenderà dalla durata delle misure e dalla capacità delle due parti di trovare un accordo. Nel frattempo, le aziende europee stanno valutando le possibili conseguenze per le loro catene di approvvigionamento e stanno cercando di adattarsi alla nuova situazione commerciale.

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