Piange di gioia Amina Milo, la 18enne della provincia di Lecce scarcerata dal penitenziario kazako di Astana dopo tre mesi di detenzione. “Ho vissuto momenti drammatici, ora però sono finalmente libera” ripete più volte al telefono. La studentessa pugliese era stata fermata lo scorso 18 giugno, mentre passeggiava insieme ad un coetaneo del posto, con l’accusa di traffico di droga ed era stata portata dalla polizia in un appartamento privato dal quale poi un agente aveva telefonato a sua madre chiedendole sessantamila euro per il rilascio della figlia. La donna si era, allora, rivolta all’ambasciata italiana che aveva ottenuto il primo rilascio della ragazza, arrestata poi però nuovamente l’11 luglio. Secondo quanto ricostruito, la 18enne avrebbe anche subìto abusi per i quali sono indagati alcuni poliziotti, sembra pure per il reato di tortura. Ma ancora qualche giorno e Amina potrà finalmente riabbracciare amici e parenti in Italia. Il ministro degli esteri, Antonio Tajani, soddisfatto dopo la notizia del rilascio: “Non l’abbiamo mai lasciata sola, l’aspettiamo presto”.

E’ già rientrata nel nostro paese, invece, Ilaria De Rosa. La 24enne hostess trevigiana era stata arrestata lo scorso 5 maggio in Arabia Saudita e condannata a sei mesi di reclusione per spaccio di droga, dopo che la polizia le aveva trovato addosso uno spinello di hashish durante un controllo ad una festa privata, accusa dalla quale la giovane si era sempre difesa e da cui è stata prosciolta. Dopo il provvedimento di espulsione è stata imbarcata su di un volo di linea Gedda-Roma. A denunciare per prima la sua scomparsa era stata la madre, che non riusciva più a mettersi in contatto con lei. Inizialmente si era pensato ad un rapimento, dato che alcuni testimoni avevano riferito di aver visto tre uomini che la trascinavano a bordo di un’auto. Poi era arrivata la conferma dell’arresto e il processo ai primi di agosto. Anche il caso di Ilaria è stato seguito fin da subito dalla Farnesina.

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