Werner Herzog presenta ‘Ghost Elephants’ alla Mostra del Cinema di Venezia

Il regista tedesco Werner Herzog ha presentato il suo nuovo documentario 'Ghost Elephants' alla Mostra del Cinema di Venezia, ricevendo il Leone d'Oro alla carriera.

Il regista tedesco Werner Herzog ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il suo nuovo documentario, ‘Ghost Elephants’, ricevendo in questa occasione il Leone d’Oro alla carriera. Il film segue il biologo sudafricano Steve Boyes nella sua ricerca dei misteriosi ‘elefanti fantasma’ sugli altopiani dell’Angola.

La ricerca degli ‘elefanti fantasma’

‘Ghost Elephants’ non è un tradizionale documentario sulla fauna selvatica, ma si concentra sulla missione di Boyes e sullo spirito degli elefanti. Herzog ha dichiarato: “Questo non è un film sulla natura selvaggia ma su una ricerca, il sogno e lo spirito degli elefanti… viene da pensare alla caccia alla balena bianca di Moby Dick, che anche nel romanzo viene trovata solo verso la fine”. Il viaggio inizia al Museo Smithsonian di Washington, dove si trovano i resti del più grande elefante mai scoperto, e prosegue attraverso la Namibia e l’Angola, con l’aiuto di esperti tracciatori locali.

Un omaggio alla carriera di Herzog

Durante la Mostra del Cinema di Venezia, Herzog ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. In merito a questo riconoscimento, ha affermato: “Sono profondamente onorato di ricevere il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Ho sempre cercato di essere un Buon Soldato del Cinema e questa mi sembra una medaglia per il mio lavoro. Grazie. Tuttavia non mi sono ancora ritirato”. Ha inoltre sottolineato di avere numerosi progetti in corso, tra cui due film interpretati rispettivamente dalle sorelle Kate e Rooney Mara e da Orlando Bloom, oltre a due libri in uscita. 

Riflessioni sul cinema e sulla verità

Herzog ha recentemente pubblicato il libro ‘Il futuro della verità’, in cui esplora il concetto di verità in un’epoca dominata da fake news e intelligenza artificiale. Nel saggio, rifiuta la verità come semplice accumulo di dati, proponendo una visione più profonda e poetica, che chiama “verità estatica”. Inoltre, ha inaugurato il suo profilo Instagram con un video in cui cucina una bistecca alla griglia, gesto interpretato come una dichiarazione di indipendenza e anticonformismo. 

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