Silvio Soldini, noto regista italiano, ha deciso di portare sul grande schermo una storia poco conosciuta ma di grande impatto: quella delle assaggiatrici di Hitler. Il film, ispirato al romanzo di Rosella Postorino, racconta la vita di un gruppo di donne costrette a rischiare la vita ogni giorno per proteggere il dittatore nazista da eventuali avvelenamenti.
Le parole di Soldini al Bif&st di Bari
Dal palco del Bif&st di Bari, dove ha presentato in anteprima il suo nuovo film Le assaggiatrici, Silvio Soldini racconta il fascino immediato che questa storia ha esercitato su di lui. “Ho capito subito che era perfetta per il mio linguaggio cinematografico”, afferma il regista. “La scrittura di Rossella Postorino è travolgente, il personaggio di Rosa è straordinariamente profondo e il racconto è popolato da figure femminili intense. Le donne hanno sempre avuto un ruolo centrale nei miei film, e qui ne mostro un gruppo sospeso tra paura e fame, raccolto intorno a un tavolo. È come se questo progetto rappresentasse una sorta di compimento del mio percorso artistico”. Per Soldini le assaggiatrici segna un’importante novità: il suo primo film in costume, interamente girato in lingua tedesca. “Abbiamo puntato a un realismo assoluto, cercando però di discostarci dalla rigidità tipica dei film storici”, spiega. “Man mano che lavoravamo alla sceneggiatura, ci rendevamo conto di quanto la nostra storia si intrecciasse con l’attualità. A un certo punto ho pensato che, rimuovendo solo alcuni elementi scenografici e le divise, la vicenda avrebbe potuto ambientarsi in un futuro distopico. Le assaggiatrici tra 20 o 30 anni. E questo è qualcosa su cui riflettere”.
La trama del film
La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello 2018, narra la storia di donne costrette ad assaggiare i pasti destinati ad Adolf Hitler per scongiurare eventuali tentativi di avvelenamento. Il film è ambientato nell’autunno del 1943 e segue le vicende di Rosa Sauer, interpretata da Elisa Schlott, una giovane berlinese il cui marito è al fronte. In fuga dai bombardamenti sulla capitale tedesca, Rosa si rifugia dai suoceri in un piccolo villaggio vicino al confine orientale. Qui viene reclutata, insieme ad altre nove donne, per assaggiare i pasti del Führer, che risiede nel quartier generale noto come “Tana del Lupo”. Ogni giorno, tre volte al giorno, queste donne mettono a rischio la propria vita, vivendo nell’ombra della paura e della coercizione.
La vera storia di Margot Wölk
Il romanzo di Rosella Postorino, da cui il film è tratto, si ispira alla vera storia di Margot Wölk, una donna tedesca che, solo nel 2012, all’età di 95 anni, ha rivelato di essere stata una delle assaggiatrici di Hitler. Questa testimonianza ha portato alla luce una realtà fino ad allora poco conosciuta, offrendo uno spunto significativo per esplorare le vicende di queste donne.
“Le assaggiatrici” rappresenta un’importante aggiunta alla filmografia di Silvio Soldini, segnando il suo primo approccio a un film storico. La pellicola offre una riflessione profonda sulle scelte morali e sulle condizioni umane in tempi di guerra, portando alla luce una storia rimasta nell’ombra per decenni. Con una narrazione coinvolgente e una rappresentazione autentica, il film, già venduto in oltre 50 Paesi, si propone di lasciare un’impronta significativa nel panorama cinematografico contemporaneo.