Avatar, Ghostbusters, Alien e Una donna in carriera sono solo alcuni dei tantissimi film interpretati da una stella del cinema mondiale come Sigourney Weaver, appena premiata alla Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d’Oro alla carriera.
Compiuti 75 anni qualche mese fa, l’attrice americana appare visibilmente emozionata davanti ai fotografi e per celebrare il riconoscimento ricevuto ha indossato una spilla a forma di leone sulla cravatta.
Intervistata dai cronisti esordisce dicendo: “Sono stata molto fortunata, ho fatto parte di film molto diversi e continuo a esserlo, perché dovrei smettere, mi chiedo ho ancora due Avatar da fare e continuo ad avere appetito per il lavoro, qualche volta avrei voluto anche fare di più”.
E interrogata sul significato del premio ricevuto e sul legame con il cinema italiano Sigourney Weaver risponde: “Mi sono innamorata dal cinema attraverso quello italiano come spettatrice, attraverso i film di De Sica, Fellini, Antonioni… Ancora oggi sento quel cinema come un pianeta distante. Insieme al premio alla carriera dovrebbero aggiungere una clausola che riguarda un film italiano da girare in Italia con un regista italiano. Sono convinta che dovrebbe far parte del pacchetto. Io sono disponibile”.
Le viene poi chiesto qualcosa in più sul suo personaggio iconico in Alien: “Sono stata felice che avessero scritto il mio personaggio in Alien non come una donna ma come una persona, una persona in cui tutti potevano riconoscersi. Dimostrando che le donne non solo possono essere tutto ma devono essere tutto perché le donne in tutto il mondo sono sempre in prima linea nelle emergenze. Ma non siamo state trattate come avremmo dovuto. Anche il mondo del cinema ha utilizzato solo una piccola fetta della torta”.