In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, il film d’animazione “Porco Rosso” di Hayao Miyazaki torna nelle sale italiane il 25 aprile.
Porco Rosso: la poesia del cielo secondo Hayao Miyazaki
Tra i capolavori dello Studio Ghibli firmati dal maestro Hayao Miyazaki, Porco Rosso occupa un posto speciale. Uscito nel 1992, il film rappresenta una delle opere più personali del regista giapponese, una parabola sospesa tra avventura, melancolia e poesia, ambientata tra i cieli del Mare Adriatico durante il periodo tra le due guerre mondiali. Un film d’animazione che, pur parlando con il linguaggio del fantastico, si carica di riflessioni politiche, culturali e umanistiche che toccano il cuore.
Una storia tra leggenda e memoria
Il protagonista è Marco Pagot, un ex asso dell’aviazione italiana che, in seguito a una misteriosa maledizione, ha assunto l’aspetto di un maiale antropomorfo. Conosciuto con il nome di battaglia “Porco Rosso”, si guadagna da vivere come cacciatore di taglie, sorvolando le acque dell’Adriatico e ingaggiando scontri spettacolari con pirati dell’aria e altri piloti. Ma sotto la scorza del rude e ironico aviatore si cela un uomo tormentato dal passato, segnato dalla guerra e dal disincanto verso il mondo degli uomini. Il film si muove con eleganza tra i toni della commedia d’azione, della favola romantica e del dramma interiore. La figura di Porco è quella di un antieroe stanco, ma ancora capace di grandi gesti, animato da un profondo senso dell’onore. Il suo volto da maiale non è solo un incantesimo: è il simbolo della sua rinuncia all’umanità, la manifestazione visibile del suo rifiuto verso un mondo che ha visto perdere la bellezza e l’innocenza.
L’ambientazione italiana come omaggio e nostalgia
Uno degli aspetti più affascinanti di Porco Rosso è l’ambientazione italiana. Miyazaki, profondamente appassionato dell’Europa – e in particolare dell’Italia – fa della costa adriatica un luogo mitico e romantico. Venezia, Milano, l’isola di Dalmazia, sono tutti paesaggi che emergono con grazia nella narrazione, reinterpretati dallo sguardo poetico e idealizzato del regista. Miyazaki ricostruisce con precisione filologica l’atmosfera dell’epoca: gli idrovolanti, le officine meccaniche, i vestiti, i locali, tutto contribuisce a creare un universo storico credibile, ma allo stesso tempo filtrato dalla lente dell’immaginazione. Il periodo storico scelto, quello tra le due guerre, è denso di riferimenti: dal montare del fascismo in Italia al crollo degli ideali romantici dell’aviazione, Porco Rosso è intriso di consapevolezza storica senza mai cadere nel didascalico.
Una riflessione sul volo e sulla libertà
In perfetto stile Miyazaki, il volo non è solo un mezzo per raccontare avventure, ma una metafora profonda della libertà individuale. Marco, con il suo idrovolante rosso fiammante, rappresenta lo spirito libero, l’indipendenza, la fuga da un mondo che non sente più suo. I cieli del film sono ampi e silenziosi, uno spazio quasi sacro, in contrasto con la confusione e le tensioni del mondo terreno. La scena onirica in cui Marco assiste al passaggio delle anime dei piloti caduti in battaglia, in un cielo senza tempo, è una delle più toccanti del cinema d’animazione: un omaggio al volo come vocazione spirituale, come tragico destino ma anche come affermazione dell’individualità.
Conclusione: un film per adulti camuffato da cartone
Porco Rosso è uno dei film più maturi e meno infantili di Miyazaki. Sebbene venga spesso etichettato come animazione per ragazzi, è in realtà una profonda riflessione sull’identità, sul peso del passato, sull’etica personale e sull’amore. Il regista giapponese costruisce una narrazione sospesa tra sogno e realtà, tra idealismo e disillusione, donando allo spettatore un’opera capace di commuovere e far riflettere. A più di trent’anni dalla sua uscita, Porco Rosso continua a volare alto nei cuori degli spettatori. Perché, come dice Marco in una delle frasi più celebri del film: “Meglio essere un maiale che un fascista.” Un messaggio potente, attuale, universale.
Proiezioni speciali per il 25 aprile
Per celebrare l’80° anniversario della Liberazione, “Porco Rosso” sarà proiettato il 25 aprile in diverse città italiane. Le proiezioni si terranno in sale storiche legate alla Resistenza, tra cui il Metropolitan di Napoli, il Quattro Fontane di Roma, l’Astra di Firenze, l’Odeon di Bologna, il Sivori di Genova, l’Anteo Palazzo del Cinema di Milano e l’Eliseo di Torino.