Pierfrancesco Favino: “Da bambini destinavamo le nostre stanze ai più sfortunati. Questa è l’italianità”

Direttamente dall'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Pierfrancesco Favino ha raccontato degli aneddoti sulla sua infanzia.

Le parole dell'attore italiano dal Lido

L'attesissima ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è iniziata, con il film di apertura che ha incassato un plauso dalla critica. Si tratta di Comandante, opera di Leonardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino. Il film racconta di Salvatore Todaro, un comandante di sommergibili che, andando contro le leggi militari, salvò 26 marinai di una nave che aveva appena affondato.

È un film che parla anche della volontà di aiutare il prossimo e dell'italianità. Intervistato da Repubblica, agganciandosi a questi argomenti, Pierfrancesco Favino ha dichiarato: "Nella mia storia personale essere italiano significa aver vissuto in una famiglia del Sud che dove si mangiava in sei, si mangiava pure in otto."

L'attore tre volte vincitore del David di Donatello ha poi approfondito il racconto sulle sue origini: "Ho passato la mia infanzia a rifarmi il letto perché qualcuno era stato preso per strada, doveva dormire e, poverino, non aveva casa; e magari arrivava pure la sua famiglia, quindi io e le mie sorelle ci rifacevamo i letti e andavamo a dormire tutti insieme perché quelle stanze erano destinate allo sfortunato di turno che noi abbiamo sempre aiutato."

Un ringraziamento speciale per queste lezioni di vita, quindi, Pierfrancesco Favino lo deve ai propri genitori: "E non smetterò mai di ringraziare i miei genitori per questo insegnamento. Per me, "italianità" significa quello. C'è tanto cibo, c'è tanta musica. Ecco, l'idea che dove si mangia in quattro si mangia anche in otto è una cosa che mi piace pensare sia italiana, e di questo sono orgoglioso."

Un concetto di italianità che fa ricongiungere l'attore col suo passato, e che per lui è sinonimo di accoglienza, aiuto e sostegno, dei valori che l'attore ha portato con sé e ha impersonato in Comandante, il film d'apertura dell'edizione 2023 della Mostra del Cinema di Venezia.

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