Mission: Impossible: la saga dal peggiore al migliore

Una panoramica dei film di Mission: Impossible, classificati dal meno riuscito al più apprezzato.

La serie cinematografica di “Mission: Impossible” ha offerto al pubblico una serie di film d’azione che hanno ridefinito il genere. Con l’uscita di “Mission: Impossible – The Final Reckoning”, è il momento di ripercorrere e valutare ogni capitolo della saga, dal meno riuscito al più acclamato.

Mission: Impossible II (2000)

Il secondo capitolo, diretto da John Woo, è spesso considerato il meno riuscito della serie. Nonostante il successo al botteghino, il film è stato criticato per una trama poco innovativa e per l’eccessivo uso di effetti speciali e sequenze d’azione spettacolari, che hanno sacrificato la profondità narrativa. La storia vede Ethan Hunt affrontare un ex collega diventato nemico, in una corsa contro il tempo per recuperare un virus letale. Tuttavia, l’enfasi su scene d’azione esagerate e una regia che privilegia lo stile alla sostanza hanno reso questo capitolo meno memorabile rispetto agli altri.

Mission: Impossible III (2006)

Con J.J. Abrams alla regia, il terzo film introduce una maggiore profondità emotiva nel personaggio di Ethan Hunt, esplorando la sua vita personale e il matrimonio con Julia Meade. La trama ruota attorno al rapimento di Julia da parte del pericoloso trafficante di armi Owen Davian, interpretato magistralmente da Philip Seymour Hoffman. Nonostante alcune critiche riguardo alla complessità della trama e alla presenza di numerosi colpi di scena, il film è stato apprezzato per l’intensità delle performance e per aver aggiunto nuovi livelli al personaggio principale. 

Mission: Impossible – Fallout (2018)

Considerato da molti il punto più alto della saga, “Fallout” vede Ethan Hunt affrontare le conseguenze di una missione fallita, con il rischio di una catastrofe nucleare globale. Il film è stato lodato per le sue sequenze d’azione mozzafiato, tra cui un inseguimento in elicottero e una scena di combattimento in bagno, oltre che per la profondità emotiva aggiunta al personaggio di Hunt. La regia di Christopher McQuarrie e le performance del cast, inclusi Henry Cavill e Vanessa Kirby, hanno contribuito a rendere questo capitolo uno dei più acclamati della serie. 

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