Hollywood e il paradosso di Biancaneve senza i nani: tra invisibilità e polemiche

Il dibattito sull'assenza di attori nani nel nuovo film di Biancaneve.

L’assenza di attori nani nel nuovo Biancaneve

La nuova versione live-action di Biancaneve, prodotta dalla Disney e attesa per il 2025, è già al centro di accese polemiche, in particolare per la scelta di non includere attori nani nel ruolo dei sette nani. Fin dall’annuncio del progetto la Disney aveva dichiarato di voler modernizzare la celebre fiaba per renderla più inclusiva e meno stereotipata. Tuttavia, la decisione di sostituire i sette nani con personaggi di varia statura e provenienza è stata criticata da diversi esponenti della comunità di attori con nanismo. L’attore Peter Dinklage, noto per il suo ruolo in Game of Thrones, era stato uno dei primi a sollevare il dibattito, definendo la storia originale “retrograda”. Tuttavia, molti altri attori nani hanno espresso il loro disappunto, sostenendo che questa scelta li priva di opportunità lavorative in un’industria in cui i ruoli per persone con nanismo sono già molto limitati. Dylan Postl, conosciuto come Hornswoggle in WWE, ha dichiarato: “Questa decisione non aiuta la nostra comunità, anzi ci toglie ruoli che sarebbero stati perfetti per noi”. Le critiche si sono intensificate con la pubblicazione delle prime immagini dal set, che mostrano Biancaneve (interpretata da Rachel Zegler) affiancata da un gruppo di personaggi di diverse altezze ed etnie, ma con solo uno di loro affetto da nanismo.

Stereotipi e rappresentazione

La questione della rappresentazione dei nani in film e spettacoli non è nuova. Da tempo, attori e attivisti denunciano la tendenza di Hollywood a relegare i nani a ruoli stereotipati o a escluderli del tutto. La scelta di Disney di non includere attori nani nel cast di Biancaneve è stata vista da alcuni come un passo indietro nella lotta per una rappresentazione più inclusiva e diversificata. “Non siamo solo figure comiche o creature magiche”, ha affermato un altro attore, evidenziando la necessità di ruoli più complessi e realistici per i nani nel cinema.

Teorie del complotto e reazioni del pubblico

Oltre alle critiche sulla rappresentazione, la decisione di Disney ha alimentato anche teorie del complotto. Alcuni sostengono che ci sia un piano per eliminare gradualmente i nani dai film, una teoria che, sebbene priva di fondamento, ha trovato eco in alcuni ambienti online. Il pubblico è diviso: c’è chi apprezza l’intento di evitare stereotipi e chi, invece, ritiene che si stia privando una categoria di attori di importanti opportunità lavorative. Le reazioni sui social media sono state contrastanti, con molti utenti che chiedono una maggiore attenzione alla diversità e all’inclusione nel mondo del cinema.

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