“Gli occhi degli altri” è il nuovo film di Andrea De Sica, presentato in anteprima alla XX edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Progressive Cinema. Il film si ispira liberamente al celebre delitto Casati Stampa del 1970, rielaborando la vicenda come una riflessione sull’ossessione del potere e dello sguardo.
Trama e ambientazione
Il film si svolge su un’isola privata, dove il marchese Lelio, interpretato da Filippo Timi, vive immerso nel lusso e nella ricerca costante di nuovi stimoli. L’arrivo di Elena, interpretata da Jasmine Trinca, una donna dall’animo irrequieto e misterioso, sconvolge l’equilibrio dell’isola. Tra i due nasce una relazione intensa, dominata da seduzione e desiderio di oltrepassare i limiti della convenzione. Ben presto, il gioco erotico e intellettuale si trasforma in una spirale di controllo e gelosia, con Lelio che osserva Elena attraverso “gli occhi degli altri”—la servitù, gli ospiti, le telecamere—fino a perdere il confine tra piacere e dominio.
Interpretazioni e stile registico
Filippo Timi offre un’interpretazione intensa del marchese Lelio, un nobile raffinato e inquieto, ossessionato dal controllo e dall’immagine. Jasmine Trinca incarna Elena, una donna moderna e impulsiva, attratta dal rischio e dal mistero, la cui presenza destabilizza Lelio e ne rivela la follia latente. Andrea De Sica, alla sua terza opera da regista dopo “I figli della notte” e “Non mi uccidere”, realizza un thriller psicologico che scava nel desiderio, nel potere e nella violenza dello sguardo, con richiami stilistici che evocano le atmosfere dei film di Sean Connery e Roger Moore.
