Claudio Amendola: «Ne “I Cassamortari” cinismo e tante risate»

L'attore e regista Claudio Amendola è intervenuto a Radio Kiss Kiss per parlarci del suo nuovo film "I Cassamortari".

Questa mattina a Radio Kiss Kiss è intervenuto l'attore, conduttore e regista romano, Claudio Amendola.




Parlaci del tuo nuovo film "I Cassamortari".
«Quella dei "cassamortari" è un'attività che ci sarà sempre. Chiunque nasce sa che prima o poi dovrà morire. Ci siamo permessi di "giocare" su questo argomento, di scherzarci su e di usare un po' di cinismo. In alcuni momenti siamo stati anche scorretti, senza dubbio, ma più per esorcizzare e cercare di dare un'ora e mezza di risate amare, di black comedy, nemmeno troppo lontana dalla commedia antica all'italiana, quando non c'era il politically correct.»

Al posto di Chris Rock, tu avresti fatto quella battuta sulla moglie di Will Smith?
«Sono assolutamente con Will Smith, perché sulla vita personale di una persona non si deve mai scherzare.»

Ne "I Cassamortari" c'è anche Piero Pelù. Come sei riuscito a farlo partecipare?
«Beh, perché al centro della storia del film c'è la morte di una grande rockstar. Mi piaceva trovare un vero "rocker", come si definisce Pierò Pelù, per interpretare la parte. Lui si è subito entusiasmato e chi vedrà il film si accorgerà di quanto lui sia in grado di stare davanti ad una macchina da presa, grazie alla sua esperienza sul palco e alla sua presenza scenica. Si è trovato catapultato in un mondo che lo ha molto affascinato e si è divertito tanto. Comunque, la parte più lunga del film la interpreta da morto. Abbiamo un manichino che replica Piero, che è incredibile. Gli artisti del make-up hanno fatto un lavoro straordinario. Nell'arco della storia, questo corpo viene tirato fuori dalla nuda terra più volte. Il film racconta dell'incontro tra una famiglia di cassamortari, molto cinici e pronti a tutto, con la famiglia del rocker interpretato da Piero Pelù che vorrebbero i loro servizi. Poi alla fine c'è una bella sorpresa.»

A breve ti vedremo anche in un'altra veste, giusto?
«Sì, assolutamente. Torna il commissario Guerrieri della serie "Nero a metà", dal 4 aprile.»

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