Claudia Gerini è una delle nostre attrici italiane più brave ed ecclettiche, protagonista di tantissime pellicole e serie tv di successo. In una recente intervista rilasciata al magazine Rolling Stone Italia ha parlato a ruota libera, affrontando temi come gli esordi della carriera, l’amicizia con Carlo Verdone e molto altro.
L’artista romana è cresciuta in una famiglia semplice e molto inclusiva e del rapporto con suo padre dice: “Oltre a essere il mio fan numero uno dice sempre che sono molto naturale, autentica, che sembra che io non reciti mai. Mi sembra il complimento più bello per un’attrice”.
A proposito poi del buon cinema e della buona musica di una volta, la Gerini rimpiange la capacità di un tempo di sperimentare cose nuove:
“Come non ammettere che ho nostalgia. Tantissima! Come nella musica, se ne produce anche di buona, però non c’è paragone rispetto a prima. Le mie figlie ascoltano musica del passato, questo sguardo è generale nei giovani che cercano musica di qualità. C’era più potenza nell’esprimersi, meno vincoli commerciali e c’era ricerca attraverso gli strumenti”.
E facendo un bilancio della sua carriera e dei riconoscimenti ricevuti per i suoi lavori l’attrice è sicura di una cosa: “L’Italia non è un Paese che ti esalta da questo punto di vista. Danno tutto per scontato. Ti dicono che sei brava e poi sorvolano. Ho avuto tante recensioni positive e ho vinto il David di Donatello come miglior attrice non protagonista, ma su un centinaio di film. Sono convinta che se la mia carriera l’avessi deviata sull’America avrei vinto più premi e sarei anche molto più ricca”.