Dal regista Andrew Dominik arriva “Blonde“, il biopic incentrato sulla vita di una delle più celebri attrici della storia del cinema. La pellicola dovrebbe essere distribuita da Netflix nel prossimo mese di settembre.
Genere sempre più apprezzato, quello dei biopic cinematografici, sta finalmente conquistando il suo spazio nel mondo del cinema. Questo 2022 ha in serbo diverse novità: dal film incentrato sulla musica e carriera del Re del Rock and Roll, Elvis Presley, al grande lavoro cinematografico sulle vicende della vita di una delle prime vere star di Hollywood, Audrey Hepburn, tra cinema, teatro e impegni umanitari.
E dopo anni burrascosi di produzione, tra ritardi dovuti alla pandemia e le richieste dei dirigenti di Netflix di ridimensionare le scene di sesso, sembra stia per sbarcare al cinema “Blonde“, il dramma autobiografico che getterà uno sguardo all’ascesa alla fama e sull’epica scomparsa dell’attrice Marilyn Monroe.
Come accennato in precedenza, la regia del progetto sarà affidata a Andrew Dominik, regista e sceneggiatore australiano, volto noto del cinema, che si è fatto conoscere in altre pellicole come L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford e Cogan – Killing Them Softly.
Ana De Armas è l’attrice che interpreterà la Monroe, assumendo il ruolo che precedentemente era stato assegnato a Naomi Watts. L’attrice cubana, prossimamente protagonista principale della produzione Netflix The Gray Man, ha offerto ai fan un indizio sulla sua presenza nel film.
Oltre ad Ana De Armas, nel cast vedremo anche: Bobby Cannavale, apparso nel 2021 nella serie tv Nine Perfect Strangers, Adrien Brody – il Jack Driscoll di King Kong – e anche Julianne Nicholson, Garrett Dillahunt, Rebecca Wisocky e Sara Paxton.
La pellicola dovrebbe essere distribuita da Netflix il prossimo settembre. Nel frattempo continua a far discutere. Come riportato da The Hollywood Reporter, infatti, Blonde sarà vietato ai minori di 17 anni avendo ottenuto il rating NC-17 per la presenza di un contenuto sessualmente esplicito.
Si tratta della prima volta che un lungometraggio Netflix raggiunge questa soglia e sarà curioso vedere come verrà gestito tale ostacolo sulla piattaforma.