Angelina Jolie alla Mostra del Cinema di Venezia: “Mi sono riconosciuta nella parte morbida di Maria Callas, quella che non trova spazio nel mondo”

Ieri a Venezia è stato il grande giorno di Angelina Jolie. La celebrità americana è giunta al Lido per presentare il suo ultimo film Maria, un biopic che racconta la vita della cantante lirica Maria Callas.

La pellicola narra degli ultimi giorni di vita dell’artista, morta nel 1977 ad appena 53 anni a Parigi. La Callas era chiusa in casa insieme ai suoi domestici che le hanno fatto da angelo custode fino alla fine e sono interpretati da Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher.

Alla proiezione del film sono seguiti dieci minuti di applausi e Angelina Jolie si è visibilmente commossa per questo tributo. Si è poi dimostrata disponibile con tutti e nel corso della conferenza stampa ha esordito dicendo: “La mia più grande paura era deludere i fan della grande Maria Callas. Non volevo tradire la sua memoria”.

Nell’opera del regista cileno Pablo Larrain l’attrice ha anche dovuto cantare: “Non avevo mai cantato prima, nemmeno al karaoke. Ho fatto pratica per sette mesi, con Pablo non si fa nulla a metà, è molto esigente, chiede che il lavoro venga fatto bene e che tu sia molto preparata”.

E su che cosa significhi essere una diva Angelina ha le idee chiare: “Io credo che sia una definizione per lo più legata a connotazioni negative. Ho imparato di nuovo il senso di questa parola grazie a Maria Callas. Molto spesso è la percezione degli altri che definisce una donna, ma lei è stata una persona molto impegnata”.

Infine, per quanto riguarda i punti in comune con la divina Callas ammette: “Ci sono tante cose che non posso dire in questa stanza, potete immaginarle, ma sorprendentemente mi sono riconosciuta nella parte morbida di Maria, quella che non trova spazio nel mondo, quella che il mondo non comprendere. Credo di condividere con lei la vulnerabilità”.

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